Lavoro per giovani in Italia, i profili più richiesti nel 2014: chi sale e chi scende

Valentina Brazioli

21 Luglio 2014 - 12:41

Lavoro per giovani in Italia: quali i profili più richiesti nel 2014? Una domanda che potrebbe sembrare addirittura ironica, soprattutto se osserviamo le statistiche relative alla disoccupazione nel nostro Paese. Eppure, alcune figure professionali sono davvero in crescita: ecco cosa dice uno studio Datagiovani sulle prospettive occupazionali degli under 30 italiani.

Lavoro per giovani in Italia, i profili più richiesti nel 2014: chi sale e chi scende

Il lavoro per i giovani in Italia è davvero una meta così irraggiungibile? A guardare i continui bollettini di guerra delle statistiche sulla disoccupazione potrebbe sembrare di sì: in particolare al Sud le percentuali di persone al di sotto dei 25 anni senza un lavoro raggiungono anche il 50 per cento. Eppure, la crisi economica e occupazionale sembra non aver colpito tutti i settori in maniera omogena: anche in questo 2014, infatti, ci sono figure professionali che tra gli under 30 registrano una crescita. E allora, su quali ambiti lavorativi un giovane dovrebbe puntare? Una risposta a questa domanda ha provato a darla il centro studi Datagiovani, attraverso un apposito studio.

Nel secondo trimestre 2014 + 56 mila posti per gli under 30: bene metalmeccanici e commessi, male magazzinieri e operai edili

I numeri parlano chiaro: nel secondo trimestre del 2014 circa 56 mila posti sono stati messi in palio per i più giovani, con alcune professionalità più richieste e altre meno. Tra i profili in ascesa troviamo: gli operai metalmeccanici; i commessi nella grande distribuzione; facchini e corrieri; tecnici informatici; ingegneri; segretari; tecnici del marketing e delle vendite. Un deciso segno meno, invece, lo registrano figure come i magazzinieri; gli operai edili; i conduttori di mezzi di trasporto; i tecnici amministrativi e finanziari; i matematici e i fisici; gli addetti alle pulizie; i cuochi e i camerieri.

In questo borsino professionale si riflettono, ovviamente, le tendenze dei vari settori economici: il commercio e i servizi alle persone, infatti, sono tra i comparti che assumono di più, mentre la ristorazione e il turismo sembrano aver ridotto all’osso le offerte di lavoro.

In quali regioni cercare lavoro?

Sebbene si riscontrino alcuni elementi positivi, la situazione del Belpaese è ancora piuttosto a macchia di leopardo. Le regioni che sembrano offrire più speranze di ottenere un lavoro sono ovviamente al Nord (tra tutte spicca il Trentino Alto Adige, ma si segnalano anche la Lombardia e il Veneto) eppure neanche le zone settentrionali sembrano essere più foriere di benessere come una volta: se il Nord Est sembra resistere alla crisi, regioni come Piemonte e Liguria sono palesemente in affanno.

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