Il PIL annuale giapponese è risultato pari al -0,8% evidenziando la recessione economica del Paese. Borse asiatiche in calo dopo la pubblicazione del dato deludente nipponico.
Le borse asiatiche proseguono i cali della scorsa settimana, dopo la pubblicazione del PIL deludente nipponico che evidenzia ancora come il Giappone abbia difficoltà ad uscire dalla stagnazione economica nonostante le politiche monetarie messe in campo dal premier Shinzo Abe.
Nel particolare, il PIL annuale è risultato negativo per un -0,8% facendo peggio delle attese poste a -0,2% meglio tuttavia, del precedente visto a -1,2%. Anche il PIL trimestrale del Giappone ha deluso le attese attestandosi a -0,2% contro un consensus di -0,1%.
A questo punto, visti i dati macro sotto le attese (anche se meglio dei precedenti), la BoJ potrebbe essere costretta ad intensificare la politica monetaria nei prossimi mesi.
Sulla scia di quanto detto la Borsa giapponese (Nikkei) ha chiuso in calo del -0,97%.
Continua invece a dominare l’incertezza sulla Borsa di Shanghai a causa del probabile rialzo dei tassi USA a Dicembre che potrebbe mettere in difficoltà la Cina. Pesa anche il dato deludente del PIL giapponese con Shanghai che ha chiuso in calo del -0,46%, mentre la Borsa di Hong Kong, l’Hang Seng, ha chiuso in ribasso del -1,66%.
Male anche l’indice coreano Kospi che ha chiuso in calo del -1,53% mentre Taiwan ha chiuso con un -0,41%.
Resiste leggermente meglio ai ribassi generalizzati l’indice Australiano ASX 200 che ha chiuso in calo del -0,81% grazie alle buone notizie sul fronte delle vendite al dettaglio trimestrali neozelandesi che sono salite più del previsto con un +1,6% rispetto ad un +1,3% atteso. L’indice della Nuova Zelanda ha chiuso in calo anch’esso del -0,46%.
Anche Wall Street prosegue i cali sulla scia del possibile rialzo dei tassi da parte della Federal Reserve nel mese di Dicembre, con il Dow Jones che ha chiuso in calo del -1,16%, l’S&P 500 in calo del -1,12% ed il Nasdaq in calo del -1,54%.
© RIPRODUZIONE RISERVATA
