La Blockchain può salvare il Made in Italy (e non solo) dalla contraffazione

Marco Ciotola

1 Maggio 2018 - 21:28

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Combattere la contraffazione grazie alla tecnologia blockchain: a Bruxelles si lavora sul proposito con il concorso Blockathon UE 2018, dal 22 al 25 giugno.

La Blockchain può salvare il Made in Italy (e non solo) dalla contraffazione

Si svolgerà a Bruxelles, dal 22 al 25 giugno, il concorso Blockathon UE 2018, prima edizione di un’iniziativa appositamente creata per liberare il potenziale della tecnologia blockchain, e creare una soluzione efficace per la lotta alla contraffazione.

Indetto dall’EUIPO (Ufficio dell’Unione europea per la proprietà intellettuale), per il tramite dell’Osservatorio europeo sulle violazioni dei diritti di proprietà intellettuale e in collaborazione con la Commissione europea, Blockathon mira a riunire diversi esperti del settore per lavorare all’inteialatura di nuovi sistemi di sicurezza che possano, sopra ogni altra cosa, proteggere i diritti di proprietà intellettuale.

La blockchain - troppo spesso associata o addirittura considerata uguale alla criptovaluta - è una tecnologia che appare al momento la più adatta a garantire la giusta trasparenza in grado di tutelare gli utenti. Si tratta infatti di un registro aperto di informazioni, che può essere utilizzato per tracciare transazioni e che è scambiato e verificato su una rete peer-to-peer.

Creando una soluzione di monitoraggio di database sulla proprietà intellettuale aperta e leggibile a tutti, la tecnologia blockchain potrebbe contribuire alla formazione di una rete totalmente tracciata, così da garantire una facile individuazione di falsi o di attività criminali.

Il mercato generato dalla proprietà intellettuale

I dati restituiscono di sicuro cenni più chiari sul mercato che coinvolge direttamente la proprietà intellettuale, e a quanto un’infrastruttura anti-contraffazione più efficace sarebbe in grado di tutelarlo. In Italia, il 30% dei posti di lavoro è generato direttamente da settori che fanno un uso intensivo dei diritti di proprietà intellettuale, per un totale di 6,8 milioni di posti di lavoro; mentre tramite l’uso intensivo di diritti di proprietà intellettuale negli Stati membri dell’UE si genera un guadagno pari a 5,7 bilioni di euro.

Per contro, sono quantificabili in 60 miliardi di euro le vendite perse per via della contraffazione in 13 settori dell’UE, e l’EIUPO stima che almeno il 35% degli europei, ovvero circa 150 milioni di cittadini, non sa se il prodotto che ha acquistato sia autentico o contraffatto.

In uno scenario simile, può risultare cruciale l’utilizzo della tecnologia blockchain, che crea un record affidabile e trasparente consentendo a più parti di verificare le transazioni, controllando in anticipo quello che è stato inserito nel registro generale senza che nessuna singola parte abbia la possibilità di modificare voci già registrate.

António Campinos, direttore esecutivo dell’EUIPO, ha ribadito l’intenzione di esplorare il potenziale della tecnologia blockchain “in termini di collegamento di sistemi e garanzia e inalterabilità dei dati condivisi”, sicuro che sia possibile contrastare le attività illegali e proteggere l’autenticità dei prodotti.

Il concorso Blockathon UE 2018

Di scena a Bruxelles dal 22 al 25 giugno, inviterà programmatori, esperti di blockchain e altre figure interessate a lavorare in chiave sicurezza “per un mondo migliore”, dando alle autorità preposte all’applicazione delle normative e al contrasto i mezzi per individuare rapidamente i falsi e le attività criminali.

Altro obiettivo cruciale è quello di aiutare le imprese operanti nella legalità a tutelare i propri beni aziendali; si propone di farlo mettendo a disposizione dei consumatori gli strumenti per operare scelte consapevoli, basate su dati verificabili in ogni momento. In palio ci sarà un premio di 100.000 euro.

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