Credevate di esservi liberati dell’IMU, vero? E invece no. Il nostro ingegnosissimo Governo ha deciso di farla tornare, ma sotto il nome di service tax, perché nessuno deve permettersi di dire che l’Esecutivo non rispetta gli impegni presi.
Ebbene sì, è questa la mossa beffarda che i nostri rappresentanti vorrebbero fare per cercare di far quadrare i conti a fine anno.
Ma andiamo con ordine e cerchiamo di ricostruire la vicenda.
IMU abolita
Sono passate solo poche settimane da quando Enrico Letta annunciava con orgoglio l’eliminazione della rata di dicembre. Il Governo troverà i fondi all’interno della Legge di Stabilità di ottobre, diceva impettito.
Ma questi soldi, a quanto pare l’Italia non li ha. Nonostante gli annunci in pompa magna, i litigi in aula, le minacce di Brunetta e le camice sudate da Saccomanni per trovare una soluzione, questa pare proprio non arrivare.
Service Tax a dicembre
Quindi cosa ha deciso di fare il nostro Governo? Anticipare l’entrata in vigore della Service Tax (inizialmente prevista per il 2014) al prossimo dicembre, cosa che permetterebbe di far entrare nelle casse dello Stato ben 3 miliardi di euro a fronte dei 2,3 persi con la cancellazione della seconda rata dell’IMU e quindi di guadagnare ben 700 milioni di euro da destinare ad altro uso.
Le recriminazioni di Saccomanni, i rimproveri di Bruxelles e gli avvertimenti della Corte dei Conti dunque sembrano aver dato i loro frutti e se così fosse, l’Italia farebbe nuovamente l’ennesima figuraccia sia a livello nazionale che a livello internazionale.
Se non ci sono i soldi perché fare promesse che non si possono rispettare? Perché dire “L’IMU è stata cancellata” per poi farla tornare sotto un’altra veste?
L’anticipo della service tax seguirà così la manovra da 3 miliardi prevista per il prossimo venerdì volta a correggere il deficit, sistemare la questione IVA e finanziare i militari.
A proposito di IVA, essa rappresenta un nodo fondamentale della questione. Perché uno dei motivi per cui da Palazzo Chigi starebbero pensando di far scattare la service tax a dicembre ci sarebbe proprio la possibilità di evitare l’aumento dell’aliquota IVA dal 21% al 22%.
Insomma se ne eviterebbe una mettendone un’altra, classico gioco all’Italiana.
Secondo quanto riportato dal quotidiano Repubblica, il Governo starebbe anche riflettendo sull’eventuale base imponibile della service tax. Le ipotesi attualmente sarebbero due:
- pagamento del 2 per mille (invece del 4) sulla rendita catastale rivalutata,
- pagamento di 1 euro al metro quadro (invece dei 30 centesimi della Tares).
Insomma, ad onor del vero, il risparmio rispetto all’IMU dovrebbe comunque esserci e sarebbe considerevole (praticamente la metà in meno), ma siamo certi che ai cittadini la notizia risulterebbe comunque indigesta.
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