Karl Lagerfeld, eredità alla gatta. Si può fare?

Elisabetta Scuncio Carnevale

19/02/2019

20/02/2019 - 00:06

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Prima di morire Karl Lagerfeld aveva già annunciato che avrebbe lasciato una cospicua eredità alla sua gatta. Ma in Italia è possibile?

Karl Lagerfeld, eredità alla gatta. Si può fare?

C’è anche Choupette, una birmana bianca, nella linea ereditaria di Karl Lagerfeld.

L’amata gatta, oltre ad essere stata viziatissima dallo stilista durante l’arco della loro vita insieme, è ora anche una ragazza ricca, con la sua “piccola fortuna”.

Adulata dal suo padrone, coccolata da due cameriere che si occupano quotidianamente di lei, è stata la musa ispiratrice della linea di moda di Lagerfeld apparendo stilizzata su borse, occhiali, portachiavi e scarpe.

L’amore per questa bellissima micia è cresciuto negli anni, rendendoli inseparabili. Grazie a lei, amava dire il direttore creativo di Chanel: “sono una persona migliore”.

Eredità alla gatta, è possibile?

Lasciare la propria eredità all’animale da compagnia, come Karl Lagerfeld ha fatto con la sua Choupette, è una scelta sempre più diffusa e non solo un vezzo da vip.

Il codice civile - in Italia - non lo consente, anzi stabilisce che, alla morte del proprietario, l’animale domestico diventi parte dell’eredità come un qualunque altro bene mobile: un tavolo, un quadro. Questo perché gli animali non possiedono personalità giuridica.

Perché l’animale d’affezione possa beneficiare della successione, c’è un escamotage; il proprietario dovrà indicare nel testamento un erede diretto: una persona o un’associazione che amministri le somme ereditate soltanto per assicurare il benessere dell’animale.

Il proprietario potrà anche nominare un esecutore testamentario che vigili e controlli affinché le proprie volontà vengano poi rispettate, pena la revoca del lascito.

Un episodio del genere è accaduto a Pavia dove un anziano, morto senza eredi, ha voluto lasciare il denaro ai suoi due cagnolini. I cani sono stati affidati a un vicino, come indicato nel testamento.

A lui sono stati lasciati 20.000 euro da utilizzare per la cura dei due animali. La villetta e i suoi risparmi in banca (quasi un milione di euro) sono andati invece a due associazioni animaliste.

Ma tra i rampolli più ricchi non si annoverano solo cani e gatti. Gigoo ad esempio è una gallina con un patrimonio da 15 milioni di dollari. Apparteneva all’editore inglese Miles Blackwell.

Scopri invece chi sono i gatti più ricchi del 2018.

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