Italian Internet Day, i 30 anni del primo collegamento italiano

Chiara Ridolfi

30/04/2016

Internet Day: nel lontano 30 Aprile del 1986 si creava il primo collegamento internet in Italia. Oggi l’anniversario si celebra in tutta Italia, con dibattiti e conferenze.

Italian Internet Day, i 30 anni del primo collegamento italiano

Italian Internet Day: il 30 Aprile del 1986, dal Centro universitario per il calcolo elettronico di Pisa, partiva il primo collegamento italiano a internet. Un evento di difficile comprensione, che ebbe poca risonanza.

Il Presidente del Consiglio, Matteo Renzi, il 29 Marzo 2016 ha annunciato le celebrazioni per l’Italian Internet Day, in modo da dare risalto ad un evento che, nel lontano 1986, non era stato in alcun modo valorizzato.

Oggi si celebrano a Pisa i festeggiamenti per l’Italian Internet Day, giornata dedicata al trentesimo anniversario dalla prima connessione del nostro Paese.

L’italia nel 1986 fu la quarta nazione al mondo a collegarsi alla rete, ma la notizia non ebbe grande risonanza. Non se ne capirono le potenzialità e soprattutto un altro evento, di ben altra portata, aveva sconvolto gli italiani pochi giorni prima: il disastro di Chernobyl. Non c’era grande spazio, sulle testate giornalistiche, per qualcosa che sembrava solamente essere un esperimento scientifico.

La stessa Università di Pisa, sede dell’esperimento, non diede grande risalto alla notizia. Solo qualche giorno dopo il collegamento, pubblicò un comunicato stampa con il quale comunque non riuscì a trasmettere l’importanza dell’avvenimento.

Italian Internet Day: una rivoluzione silenziosa

Il 30 Aprile del 1986 non furono scattate foto, perché il direttore del Cnuce (Centro Universitario per il Calcolo elettronico), Stefano Trumpy, poi diventato una delle figure più importanti nel mondo di internet, non era presente nell’istituto.

Luciano Lenzini, che aveva desiderato fortemente creare quel collegamento, e che per tale ragione si era fatto regalare dai colleghi americani il grande Butterfly Gateway (computer con il quale si stabilì la connessione), era nel suo studio.

Quando si ebbe il collegamento c’era solo Antonio Blasco Bonito, il tecnico, che scrisse “ping”. L’ “ok”, che ricevette come risposta dalla Pensilvania, lo lesse solo lui.
Nulla di tutto questo ovviamente colpì la stampa e di conseguenza nessun giornale scrisse dell’evento.

Le iniziative, per la celebrazione del primo collegamento internet italiano, sono infatti volte a dare la giusta importanza all’evento, che trenta anni fa invece non era stato compreso. Per celebrare i pionieri che già nel 1986 hanno creduto di poter rivoluzionare il mondo e hanno deciso di far sì che l’Italia facesse parte di questo cambiamento.

Conferenze e dibattiti sono stati organizzati in tutto il Paese e si svolgeranno fino a sera inoltrata. Lo scopo dell’ Italian Internet Day, oltre a celebrare la prima connessione, è quello di far ripartire la rivoluzione digitale in Italia e di portare la banda larga in tutte le aree del Paese. Queste sono le affermazioni del Premier Renzi che, in collegamento video con il Cnr di Pisa, dice:

Ci sono le zone A e B, quelle più favorite, ma anche le C e D, quelle in cui portare la banda larga è più difficile, lo dico con un termine tecnico-giuridico, quelle un po’ più ’sfigate’. Ora lo Stato mette i soldi per portare la banda larga anche lì. C’è il primo via libera, finalmente si parte

Tutte le iniziative della giornata si possono leggere sul sito ufficiale dell’evento.

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