Il momento magico per la carta italiana non conosce soste. Nella seconda parte di aprile, complice la rielezione di Giorgio Napolitano a capo dello Stato e l’insediamento del nuovo governo targato Enrico Letta, è partito un poderoso rally dei titoli di stato italiani che hanno riportato lo spread Btp-Bund sotto la quota di 260 punti base. Stamattina lo spread è sceso fino a 256 punti per un tasso decennale intorno al 3,75%.
La scorsa settimana nell’asta dei Btp a 10 anni, i tassi erano scesi al 3,94% ai minimi da ottobre 2010. In precedenza il rendimento dei Bot semestrali avevano segnato il minimo più basso di sempre poco sopra lo 0,5%, mentre i Ctz biennali un rendimento al minimo storico poco sopra l’1%. Stamattina anche i Btp a 2 anni hanno aggiornato il rendimento più basso di sempre sotto l’1%.
Sono in calo anche gli spread della Spagna (sotto 280) e della Francia (sotto 50). Per i titoli di stato dell’area euro si tratta di un vero e proprio "bull market". Secondo Deutsche Bank, i tassi olandesi sono sui minimi più bassi degli ultimi 500 anni! Intanto, dopo il taglio del costo del denaro della Bce allo 0,5%, le borse europee mostrano un andamento contrastato: Piazza Affari quota intorno alla parità.
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