Italia: la ripresa sarà forte, Pnrr decisivo. Le parole di Gentiloni

Violetta Silvestri

3 Maggio 2021 - 10:18

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Quali previsioni per la crescita economica dell’Italia? Positive, secondo Gentiloni. Il commissario UE ha avanzato stime ottimistiche, con il successo del Pnrr in primo piano. L’Italia ce la farà a dare la svolta?

Italia: la ripresa sarà forte, Pnrr decisivo. Le parole di Gentiloni

Una ventata di ottimismo sull’Italia - e tutta l’Europa - è arrivata dalle parole di Gentiloni.

Intervistato da Il Messaggero, il Commissario UE ha fatto il punto sulla situazione economica del nostro Paese e dell’intero continente, con un focus sulla ripresa attesa proprio nella seconda metà dell’anno.

Il rilancio ci sarà, anche grazie al fattore Recovery Plan. Anche per Roma le previsioni azzardano una crescita forte. Restano, tuttavia, rilevanti condizioni da soddisfare, in primis le riforme del Pnrr da attivare.

L’Italia ce la farà a crescere di nuovo? Le parole di Gentiloni.

Quale ripresa economica per l’Italia?

Ci sono, innanzitutto, le parole ottimistiche di Gentiloni sulle previsioni di crescita:

“Presenterò le nuove previsioni di primavera tra una decina di giorni e credo che potrebbero essere anche migliori. L’Italia? Potrebbe avere un buon livello e godere in particolare di una ripresa forte

Il tutto, però, rispondente ad almeno due priorità: crescita duratura - non soltanto una “fiammata dopo la caduta” - e una economia più verde.

Per il nostro Paese le condizioni per il rilancio sono anche maggiori. I riflettori europei sono tutti puntati sulla capacità di riformare alcuni meccanismi nazionali che finora hanno rallentato lo sviluppo.

Gentiloni li ha ben chiari: “per l’Italia sono fondamentali anche le riforme, da quella fiscale ai tanti aspetti legati alla concorrenza. E la giustizia, per un accorciamento dei tempi del processo civile che li avvicini alla media europea. E poi ancora, le politiche attive sul lavoro, la pubblica amministrazione, soprattutto in rapporto all’economia: gli investimenti, gli appalti”

Insomma, il compito del Pnrr è di rivoluzionare il Paese ma con credibilità. Anche perché, lo ha ripetuto lo stesso Commissario UE, tempi e modalità nel raggiungimento degli obiettivi del Recovery Plan saranno monitorati attentamente.

Se non sono rispettati i canoni UE, concordati dagli Stati, le risorse non arrivano.

Ora, la presentazione del piano italiano entro il 30 aprile non è stato un dettaglio di poco conto. La tabella di marcia, infatti, prevede ancora qualche mese e per il nostro Paese questo significa che non prima dell’estate potrebbero arrivare decine di miliardi di euro (il 13% della somma).

L’efficienza nell’attuazione del piano sarà determinante per tutte le nazioni, ma per la nostra un po’ di più. Il Belpaese non gode di grande ammirazione per la capacità di investire i soldi UE.

“L’Italia è penultima tra i grandi Paesi come capacità di assorbimento delle risorse europee,” ha ammonito Gentiloni, a ricordare che ora, se non si spende bene il denaro di Bruxelles, i soldi non saranno più erogati.

Il momento è davvero storico per l’Europa, ma per l’Italia in primis. La pandemia ha cambiato tanti aspetti, come per esempio i meccanismi economici comunitari: il debito comune è stato un passo quasi impensabile per Gentiloni.

E in questo rinnovato scenario, l’Italia ha un ruolo da giocare sempre più importante, supportato ora dalla personalità di Draghi. Questa l’analisi del Commissario italiano:

“....il fattore Brexit ha portato l’Italia ad essere la terza economia dell’Ue. E la stessa instabilità politica che per anni ha caratterizzato il nostro sistema, è diventata una caratteristica piuttosto diffusa in Europa. Per non parlare dell’esaurirsi della leadership della Merkel, che della vecchia Europa è stata un punto di equilibrio che ora viene meno. Tutto questo per dire che il ruolo dell’Italia si rafforza

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