Italia: legge di bilancio non convince. Cosa chiede Bruxelles?

La legge di bilancio inviata a Bruxelles non ha colpito nel segno.

Mostrando particolare preoccupazione sul fronte del debito pubblico, l’Unione europea ha chiesto all’Italia di compiere un ulteriore sforzo, un aggiustamento strutturale aggiuntivo rispetto a quello previsto dal progetto inviato.

Dalla lettera di Pierre Moscovici e Valdis Dombrovskis, il giudizio dell’Europa risuona forte e chiaro: la legge di bilancio dell’Italia rischia di non rispettare il Patto di Stabilità e per questo motivo necessita di essere revisionata.

Nonostante la “bocciatura”, comunque, Bruxelles ha aggiunto che il giudizio in merito agli adeguamenti strutturali richiesti sarà rinviato al mese di maggio 2018.

Cosa chiede Bruxelles all’Italia

A preoccupare maggiormente l’Unione europea, si legge nella citata lettera indirizzata a Pier Carlo Padoan, è il debito pubblico del Belpaese che si trova attualmente sopra il 132% del Pil - un valore decisamente alto se confrontato con la soglia Ue del 60%.

Stando alla cosiddetta “regola del debito” per ogni quota in eccesso rispetto a questo 60%, il tasso di riduzione del debito pubblico deve essere di 1/20 l’anno, nella media dei 3 esercizi precedenti.

Bruxelles ha calcolato che le misure della legge di bilancio assicureranno un taglio strutturale dello 0,1% del Pil, una quota giudicata totalmente insufficiente per il rispetto del Patto di Stabilità.

L’Italia, secondo il monito della Commissione europea, dovrà compiere uno sforzo strutturale di bilancio di almeno lo 0,3% del Pil, cioè di 0,2 punti percentuali in più rispetto a quanto previsto dalla legge di bilancio inviata a Bruxelles. Il buco da colmare? Ammonta a 3,5 miliardi di euro.

In primavera, come accennato, l’Unione europea accerterà le avvenute correzioni e riesaminerà i conti pubblici in Italia. Allo stato attuale, però, la legge di bilancio del Belpaese sta rischiando una significativa deviazione dagli obiettivi di medio termine.