L’Italia sembra essere nuovamente tornata in una fase di grande incertezza politica, a causa delle divisioni nella coalizione di governo su alcuni temi-chiave per il paese, come il consolidamento dei conti pubblici e le misure di stimolo per l’economia e l’occupazione. Il recente downgrade di Standard & Poor’s di certo non aiuta, anche se ormai gli investitori considerano sempre meno i rating nella valutazione dei loro investimenti sui titoli pubblici. Ieri non è andata molto bene l’asta dei BTp, che non ha registrato il consueto sold-out.
I tassi sul BTp triennale sono leggermente scesi, ma la domanda è stata un po’ fiacca. Il giorno prima, invece, i tassi sui BoT annuali erano saliti fino a l’1,078%. Il timore degli investitori è che possa esserci un ritorno a una fase di stallo nello scenario politico, a causa delle continue frizioni tra il Pd e il Pdl ma anche per i duri attacchi del leader del M5S, Beppe Grillo, a entrambi i principali partiti politici. Secondo Filippo Diodovich, economista di IG, “l’Italia è in una situazione molto critica”.
Intervistato ad Alert Mercati su Class-Cnbc, l’esperto del broker londinese ha sottolineato come il governo guidato da Enrico Letta continui a mostrare difficoltà nell’andare avanti con le riforme necessarie per rilanciare la crescita. Secondo Diodovich, “un’altra situazione molto difficile è quella che riguarda i prestiti alle imprese, ma qui occorrerebbe l’intervento della BCE che però vuole attendere le elezioni tedesche di settembre”.
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