Harold James annuncia una possibile mossa dopo le elezioni europee: una patrimoniale sugli immobili per coprire i debiti nei confronti dei creditori esteri
Da oggi si aprono le urne in Europa e lunedì si sapranno i risultati delle tanto discusse elezioni europee. Harold James, specialista di storia economica tedesca e globalizzazione e autore di diversi libri, anticipa il primo possibile passo dopo le elezioni europee: una patrimoniale sugli immobili per coprire i debiti nei confronti dei creditori esteri.
Pikettismo egualitario
Tutto parte da Thomas Piketty, e il suo ll capitale nel Ventunesimo secolo che, da quando è uscito nella traduzione inglese, è primo in tutte le classifiche Amazon. Il libro, in poco tempo, ha lanciato in Francia la moda del cosiddetto Pikettismo egualitario. Riassumendo e semplificando Piketty afferma che nel XXI secolo i rendimenti del capitale sono maggiori della crescita dell’economia reale e quindi i ricchi diventeranno sempre più ricchi e la disuguaglianza aumenterà.
E’ da questo punto di partenza che Harold James ha scritto, per Project Syndicate, un interessante articolo nel quale annuncia una patrimoniale sulla proprietà immobiliare per ripagare i creditori finanziari esteri. Un perfetto strumento di equità.
Elezioni europee e patrimoniale
Queste elezioni europee sono probabilmente le più sentite dalla nascita dell’Unione Europea. La crisi, la crescente sfiducia nei confronti dell’Ue e il successo dello forze euroscettiche favoriscono una visione delle elezioni europee come di un referendum sull’Europa stessa. E i partiti tradizionali temono, come non mai, l’avanzata delle forze populiste ed euroscettiche che hanno fatto dell’uscita dall’Unione e dalla moneta unica, la loro bandiera per la campagna elettorale delle europee.
Ma i partiti tradizionali, secondo Harold James, potrebbero trovare nel Pikettismo una via di uscita per superare la crisi del debito. Sia la Francia che la Germania, anche se per ragioni diverse, potrebbero vedere di buon occhio l’idea di utilizzare una tassa sul proprietà immobiliare per superare la crisi del debito in Europa. Da una parte la preoccupazione francese per l’aumento della disuguaglianza e dall’altra la preoccupazione prettamente tedesca per l’aumento dei debiti pubblici degli stati membri, potrebbero trovare in una tassa sulla proprietà il terreno comune di dialogo e azione.
La tassa, annunciata da James, potrebbe avere come conseguenza la ripresa dell’attività economica e la crescita dell’economia reale del paese. Pensiamo a quanti terreni abbandonati e quanti edifici fatiscenti e inutilizzati vediamo in giro per il nostro paese, ma non solo. Aumentare le tasse sulla proprietà spingerebbe i proprietari a vendere terreni e immobili oppure ad utilizzarli per qualche attività economica. Questa tassa, presentata come una soluzione per risolvere il problema del debito ereditato dalla vecchia politica, sarebbe applicata una tantum a livello dei singoli stati membri in modo da non scoraggiare l’attività economica futura del paese.
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