Italia: dirigenti PA pagati il triplo in più della media Ocse. Ecco il ritratto di un paese sfiduciato

Marta Panicucci

14 Novembre 2013 - 11:17

Dirigenti PA più pagati dell’Ocse, ma fiducia nei politici e nella pubblica amministrazione ai minimi storici. Ecco il ritratto di un paese spendaccione e sfiduciato.

Italia: dirigenti PA pagati il triplo in più della media Ocse. Ecco il ritratto di un paese sfiduciato

L’Ocse boccia l’Italia: i manager della pubblica amministrazione italiana guadagnano il triplo rispetto alla media Ocse. Lo stipendio medio dei dirigenti della PA si aggira intorno ai 650mila dollari, 250mila dollari in più rispetto ai secondi classificati, i neozelandesi. L’Ocse propone un’immagina desolante dell’Italia, di un paese sfiduciato che non crede più alla politica, alle istituzioni, alle banche e all’informazione.

Ne abbia parlato appena due giorni fa commentando un altro dato allarmante: nella classifica UE per consumi di cultura l’Italia si pone come fanalino di coda. Un’altra immagine desolante del Belpaese.

In generale le classifiche non giocano quasi mai a nostro favore. L’Italia si contraddistingue per gli stipendi troppo alti dei dirigenti PA e politici, per i tempi lunghissimi della giustizia, per le discriminazioni di genere che permettono a poche italiane di ricoprire i vertici delle aziende, per i livelli record di corruzione ed evasione.

Classifica stipendi PA

I dirigenti italiani della pubblica amministrazione sono i più pagati dell’intera Ocse, dati aggiornati al 2011. Lo stipendio medio dei manager PA si aggira intorno ai 650 mila dollari, i secondi classificati sono sono i neozelandesi con 397 mila dollari. La media invece, si aggira intorno ai 232 mila dollari.

Secondo le informazioni pubblicate dall’Ocse in Italia, superano la media degli altri paesi dell’Organizzazione le spese per il welfare e per i servizi pubblici in generale . Inferiore alla media invece, ma non è un dato positivo, la spesa in educazione e difesa.

Pochi secondo lo studio i cittadini italiani che interagiscono con gli enti locali e la pubblica amministrazione centrale tramite i servizi online: solo il 19% contro una media Ocse del 50%. Peggio di noi soltanto il Cile con il 7%, mentre i paesi europei superano tutti il 40%.

Un paese sfiduciato

A rendere ancora più grave il dato emerso dal report dell’Ocse è il grado di fiducia che i cittadini italiani dichiarano di avere nei confronti della pubblica amministrazione.
In sostanza: li paghiamo di più, ma ci fidiamo di meno.

Secondo un’indagine del 2012 fatta ancora una volta dall’Ocse, in Italia solo il 28% dei cittadini ha fiducia nell’operato del governo e dell’amministrazione centrale dello stato. Anche questo dato, in calo rispetto al 2007, è ben al di sotto della media degli altri paesi dell’Organizzazione:

  • la fiducia dei francesi è al 44%,
  • dei tedeschi al 42%
  • degli inglesi al 47%
  • degli svizzeri al 77%.

Peggio di noi solo Grecia al 13%, Giappone a Repubblica Ceca al 17%. Non migliorano i dati relativi alla fiducia nel sistema giudiziario, 38% contro la media Ocse del 51%, in quello sanitario, 55% contro il 71%, e nelle istituzioni bancarie e finanziarie.

In questo panorama desolante, l’unica a brillare è la polizia locale nella quale ripongono fiducia più del 70% degli italiani.

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