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Classifica UE per consumi culturali: Italia fanalino di coda. Ecco la desolante descrizione del Belpaese
lunedì 11 novembre 2013, di
Nessuna classifica condotta dall’Unione Europea restituisce una bella immagine dell’Italia: nei primi posti quando si parla di pressione fiscale ed evasione, ma fanalino di coda per uguaglianza di genere e servizi al cittadino.
La classifica stilata dall’Eurobarometro sui consumi culturali in Europa, delinea un’immagine davvero desolata del "paese di santi, poeti e navigatori". La grande maggioranza degli italiani non si interessa a niente che abbia a che vedere con la cultura: in un anno nessuna mostra, nessuno spettacolo teatrale, nessun libro e poco cinema. E perché? la motivazione principale è la totale mancanza di interesse e curiosità, a cui seguono il poco tempo libero e la scarsezza di soldi.
Secondo lo studio europeo è calato in quasi tutti i paesi il consumo di cultura, nel senso tradizionale del termine, spesso sopperito dalla navigazione in internet, ma anche in questo caso l’Italia è tra gli ultimi paesi per l’uso del pc. Il Belpaese si pone come fanalino di coda in Europa, meglio soltanto di Grecia, Romania, Cipro, Portogallo e Ungheria, ma lontana anni luce dalle nazioni virtuose Svezia, Danimarca e Olanda.
La classifica
L’Italia è al 23esimo posto della classifica europea per il consumo culturale con un punteggio di 8 punti, 10 in meno rispetto alla media.
Peggio di noi, ma poco distanti, solo Ungheria e Romania, a 7 punti, Cipro e Portogallo, a 6, e Grecia, a 5 punti. La Svezia è prima in classifica con 43 punti, seguita dalla Danimarca con 36 punti e Olanda con 34.
La desolante descrizione del Belpaese
L’Italia è la nazione considerata nel mondo sinonimo di arte, cultura, poesia e bellezza. Ma purtroppo anche di mafia, corruzione, disinteresse e superficialità. Ed è vero che spesso le etichette affibbiate alle nazioni e i loro cittadini sono devianti e false, ma purtroppo in alcuni casi non è così. E la ricerca effettuata dell’UE restituisce un’immagine dell’Italia davvero umiliante per il paese che ha dato i natali e Dante, Michelangelo, Raffaello, Fellini, da Vinci e Boccaccio soltanto per citarne alcuni.
Ecco alcuni numeri emersi dalla ricerca dell’Eurobarometro relativi alle attività degli italiani nell’intero 2013:
- il 44% degli italiani non ha letto nemmeno un libro nell’ultimo anno,
- il 70% non ha visitato né un museo né una galleria,
- il 53% è stato al cinema almeno una volta,
- il 41% ha visitato siti di interesse archeologico o chiese,
- il 30% è stato ad un museo,
- il 26% ad un concerto,
- il 24% in biblioteca o a teatro,
- il 17% ha visto un’opera o un balletto,
- il 14% si informa o legge su internet,
- solo il 6% degli italiani suona uno strumento musicale e appena il 4% pratica il canto con continuità,
- il 2%, contro il 5% in Europa, dichiara di aver scritto un romanzo, una poesia, un saggio o altro.
In sostanza l’80% di noi si disinteressa della cultura, della musica, della scrittura, del cinema e della fotografia.
Le scuse sono, al primo posto la mancanza di interesse per il 50% seguito dalla mancanza di tempo per il 44%, di denaro per il 25%, mentre la mancanza di scelta è la scusa adottata dal 10% degli intervistati.