Entro il 10 dicembre 2013 banche e assicurazioni devono calcolare l’anticipo Ires al 130%, mentre gli altri contribuenti al 102,5%. Ma nel 2014 gli acconti, validi per tutti, sono unificati al 101,5%. Al maxi acconto si aggiunge anche l’aumento dell’addizionale Ires di 8,5 punti percentuale sul reddito imponibile dei soggetti interessati.
Gli aconiti Ires e Irap che le società devono versare nella casse dello Stato per gli anni di imposta 2013 e 2014 sono regolamentati da leggi ordinarie, ma anche da regolamenti e decreti ministeri. Il risultato di questo intreccio normativo è un panorama estremamente complicato, dove aziende, banche e assicurazioni stentano a comprendere quando e quanto devono versare.
Cerchiamo di fare chiarezza.
Le norme
A stabilire l’importo degli acconti Ires sono diverse legge e regolamenti. In partenza è stato l’articolo 11, al comma 20 del decreto legge 76/2013 ad aumentare l’aliquota dal 100 al 101% per l’acconto Ires del 2013.
Questa disposizione è stata modificata con il decreto Imu numero 133 del 30 novembre 2013, che ha introdotto l’articolo 20bis:
per il periodo d’imposta in corso al 31 dicembre 2013, la misura dell’acconto dell’imposta sul reddito delle societa’ per gli enti creditizi e finanziari di cui al decreto legislativo 27 gennaio 1992, n. 87, per la Banca d’Italia e per le societa’ e gli enti che esercitano attivita’ assicurativa e’ aumentata al 128,5 per cento.
Infine, interviene anche la clausola di salvaguardia che il Ministero dell’economia e delle finanze ha attivato con decreto del 30 novembre e arrivato ieri in gazzetta ufficiale. Tale decreto del Mef, calcola che mancano all’appello nelle casse dello Stato rispetto alle previsioni 645 milioni di euro e attiva la clausola di salvaguardia. Questa aumenta automaticamente l’acconto Ires e Irap delle società di capitali per il biennio 2013-2014 di 1,5 punti percentuali.
Risultato: una doppia maxi aliquota
Le norme indicate comportano quindi una doppia aliquota di acconto Ires per il 2013: 130% per banche e assicurazioni e 102,5% per le altre imprese. Per il 2014, venendo meno la maggiorazione del decreto legge 76 del 2013, gli acconti Ires e Irap saranno invece unificati al 101,5%. Nel 2015 infine, a meno che non si siano altri interventi legislativi, si dovrebbe tornare al 100%.
Inoltre, alla stangata sull’acconto Ires si aggiunge un’addizionale Ires di 8,5 punti sul reddito imponibile dei soggetti. In sostanza, per enti creditizi e finanziari è prevista una duplica maggiorazione che fissa l’acconto Ires al 130% e l’aliquota Ires al 36%.
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