IoLavoro, la job fair italiana che offre 6000 opportunità di impiego

Valentina Brazioli

11 Ottobre 2013 - 10:30

Un appuntamento, aperto ad aziende e lavoratori, finalizzato a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro. 1 partecipante su 3 troverà un impiego, prevedono gli organizzatori.

IoLavoro, la job fair italiana che offre 6000 opportunità di impiego

In fila per cercare un’occupazione a IoLavoro, la job fair promossa dalla Regione Piemonte ed organizzata dall’Agenzia Piemonte Lavoro, ospitata allo Juventus Stadium di Torino. Ha avuto il via ieri e durerà fino a sabato, si incontreranno 11 mila persone, in grandissima parte giovani, e 85 tra aziende, agenzie per il lavoro e franchisor, che portano 6.000 opportunità d’impiego. Un modello collaudato - è alla 15/a edizione - che è un’iniezione di fiducia, dicono gli organizzatori.

Con la scorsa edizione il 28% ha trovato lavoro, anche solo a tempo determinato, dopo avere partecipato a IoLavoro. Le proiezioni ci dicono che questa volta arriveremo ad 1 su 3. Anche la politica nazionale dovrebbe accedere a manifestazioni come questa.

spiega l’assessore regionale Claudia Porchietto.

L’offerta è concentrata in otto settori:

  • turistico-alberghiero
  • ristorazione
  • sport e benessere
  • commercio
  • Gdo
  • Agroalimetare
  • ICT
  • Digital

Tra le figure richieste anche istruttori sportivi, macellai e bagnini

Si cercano, tra gli altri, 94 chef, 420 allievi direttori punti-vendita, 130 agenti di commercio, 550 istruttori sportivi, 60 macellai ed altrettanti bagnini. I giovani aspettano pazientemente il loro turno di colloquio, senza farsi illusioni, ma decisi a non perdere un’occasione mentre dall’arcivescovo di Torino, mons. Cesare Nosiglia, ospite all’inaugurazione con il governatore del Piemonte Roberto Cota e l’amministratore delegato della Juventus Beppe Marotta, arriva un monito:

Se nei prossimi mesi non fermeremo il trend della decrescita dell’occupazione tra i giovani, giungeremo presto a un punto di non ritorno da cui sarà difficile risollevarsi. E questo significherebbe la più terribile sconfitta e catastrofe della nostra società, con conseguenze che ci trascineremo per decenni.

Riecheggiano ancora le polemiche sulle affermazioni di alcuni ministri:

Non è vero che i giovani sono inoccupabili, che non stanno cercando un posto di lavoro. Credo invece che la pubblica amministrazione debba fare autocritica e rendersi conto che occorre avere dei servizi al lavoro al passo con i tempi,

dice la Porchietto

Per questo la Regione Piemonte gioca d’anticipo rispetto alle indicazioni della Ue:

Nelle prossime settimane farà partire la Youth Guarantee regionale, con una dotazione di 5 milioni di euro, tutte risorse regionali. La struttura è pronta , dobbiamo definire alcuni particolari con le forze sociali. E stringeremo un patto con le imprese per i giovani coinvolti nell’iniziativa.

Ha concluso l’assessore.

La disoccupazione giovanile (e non) in Italia

Un’iniziativa importante, che si pone l’ambizioso obiettivo di incrementare l’occupazione giovanile in un paese dove le statistiche sui disoccupati tra i 15 e i 24 anni sono a dir poco drammatiche. Secondo dati Istat diffusi ai primi di ottobre, infatti, questa percentuale ha superato per la prima volta il 40%, raggiungendo il livello più alto dall’inizio sia delle serie Istat mensili (2004) sia trimestrali (1977). Ma l’emergenza non riguarda solo i giovani. E’ aumentato, anche se di poco, il tasso di disoccupazione nazionale che si attesta al 12,2%, in aumento di 0,1 punti percentuali rispetto al mese precedente e di 1,5 punti nei dodici mesi.

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