Money.it intervista Stefano De Polis, segretario generale IVASS

Redazione

15 Luglio 2020 - 17:29

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Stefano De Polis, segretario generale dell’IVASS, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, interviene su Money.it per analizzare la situazione delle coperture assicurative in Italia.

Stefano De Polis, segretario generale dell’IVASS, l’Istituto di vigilanza sulle assicurazioni, ha fatto il punto della situazione in Italia per quel che riguarda le coperture assicurative.
Cosa è avvenuto con il lockdown? Quanti italiani non sono coperti da alcun tipo di polizza? Qual è il costo medio delle assicurazioni nel nostro Paese? Tutti argomenti di cui abbiamo discusso con De Polis.

Situazione polizze assicurative in Italia: tra riduzione dei ciclomotori e non assicurati

“Nel 2019 risultavano assicurati in Italia circa 42 milioni di veicoli: di questi, 32 milioni sono autoveicoli, 4 milioni ciclomotori." Dice De Polis che aggiunge: “Il numero delle vetture in Italia risulta in crescita, mentre tende a ridursi negli ultimi anni il numero dei ciclomotori: questo lo mettiamo in relazione anche alla situazione di crisi che ha interessato anche il nostro Paese soprattutto fra 2011-2013 e più di recente”.
Quello italiano quindi “è un parco veicoli rilevante, con 42 milioni di veicoli e circa 60 milioni di abitanti”.

Esiste però anche il fenomeno dei veicoli non assicurati, un fatto - puntualizza De Polis - "che è presente su tutto il territorio nazionale, con punte in alcune aree del mezzogiorno”.
A riguardo purtroppo l’IVASS non ha dati certi: “Stime dell’Ania relative al 2018 quantificano questa evasione dell’obbligo di assicurazione RC auto in 2,7 milioni di veicoli”. Un numero elevatissimo, il cui trend però “sembra in diminuzione: ne abbiamo una riprova con il numero dei sinistri che vengono pagati dal fondo vittime della strada che, fra le altre sue funzioni, ha anche quella di indennizzare coloro che vengono danneggiati da un veicolo non assicurato o sconosciuto”.

Il costo delle assicurazioni nel nostro Paese: un punto della situazione

“Il premio medio della polizza RCA in Italia è di 414 euro”. Questo ammontare, conferma il segretario generale dell’IVASS, “si è ridotto del 2% nel 2018 e questo trend di diminuzione prosegue ormai da diversi anni e, nell’ultimo decennio, i premi si sono ridotti di circa il 23%. Va detto che, se il premio per le autovetture si va riducendo, il premio per ciclomotori e motocicli tendenzialmente ha registrato una riduzione assai più contenuta: oggi il premio pagato è in media di circa 271 euro”.

Ma quali sono i motivi di questi cali? De Polis spiega: “Li imputiamo a un fenomeno di crescente competizione fra compagnie ed intermediari ma notiamo anche che negli ultimi anni c’è stato un contenimento delle spese per i sinistri”. In Italia quindi si fanno quindi meno incidenti, o meno gravi, e per questo le compagnie possono abbassare il costo delle singole polizze: ma i costi, paragonati a quelli di altri Paesi dell’Unione Europea, rimangono salati. “Questa diversità di premio si è andata sensibilmente riducendo negli ultimi anni: persiste la differenza, ma la strada è quella giusta”.

Nel periodo del lockdown c’è stata una forte riduzione dei sinistri, molto variato e con differenziazioni fra le varie Regioni. In media si è registrata una riduzione dei sinistri del 50% circa. Questo ci ha permesso di calcolare un risparmio per le compagnie pari a circa 36/40 euro per singola polizza. Sono dati che dovranno essere certificati nei prossimi mesi, ma, se così fossero confermati anche a fine anno, abbiamo chiesto alle compagnie di tenere conto di questi risparmi per, diciamo, restituire agli assicurati i benefici che si sono realizzati durante il lockdown. Sappiamo che diverse compagnie hanno preso diverse iniziative in questa direzione autonomamente, e che più in generale le compagnie di assicurazione si sono rese disponibili”.

Arriva il comparatore di polizze dell’IVASS

Un vero e proprio comparatore di polizze e coperture, così come fanno diversi siti privati, ma stavolta ideato e gestito direttamente dall’IVASS: un progetto ambizioso, che permetterà ai consumatori di analizzare chiaramente e puntualmente tutti i dati dei preventivi presentati dal sito online.

Il lancio di questa proposta ci sarà a inizio 2021 spiega De Polis che aggiunge: “Un progetto che servirà a rendere ancora più competitivo e di raffronto agli assicurati italiani”.
Un vero e proprio comparatore di prezzi e preventivi che il segretario generale dell’IVASS descrive in questo modo: “Ce ne sono tanti privati sul mercato, ne esiste anche uno pubblico gestito dal Ministero dello Sviluppo economico in collaborazione con l’IVASS ed è un sito internet che permette di avere più preventivi dalle diverse compagnie assicurative”.

Il sistema però al momento ha due limiti: “Il sito è un po’ datato tecnologicamente, mentre il secondo è un limite comune con gli altri preventivatori online e cioè permette di avere prezzi sicuramente fra loro confrontabili ma ahimè quello che non è identico è il contenuto dei diversi contratti di assicurazioni offerti”.
Ogni compagnia infatti, prosegue De Polis, “offre un proprio contratto che ha delle sue caratteristiche e peculiarità; quindi non sempre a parità di prezzo corrispondono le medesime coperture e garanzie: con questo nuovo preventivatore chi accederà a questo sito (automobilisti ma anche intermediari assicurativi) avranno la possibilità di avere un prezzo da parte di tutte le circa 50 compagnie che offrono coperture RC auto. Ma soprattutto dei prezzi basati su un contratto standard, che è stato proprio in questi giorni definito con un decreto del Mise".
Un contratto base “che soddisfa pienamente le esigenze di una famiglia ordinaria e che può comunque avere delle personalizzazioni che si adattano alle singole situazioni specifiche. Con questo contratto standard - conclude De Polis - i cittadini potranno scegliere la polizza più conveniente con la sicurezza di avere le medesime coperture”.

La nuova RC auto familiare: un superamento della legge Bersani

“La Rc auto familiare consente risparmi di costi quando si ha l’assicurazione di più veicoli all’interno di uno stesso nucleo familiare, estendendo il beneficio della classe migliore di uno dei componenti della famiglia a tutta la famiglia. Più è bassa la classe e più basso sarà il premio”. Se precedentemente questo ragionamento era possibile solo fra veicoli appartenenti alla stessa categoria (auto, moto, scooter etc), adesso invece si potrà passare - ad esempio - la classe di merito dell’auto del padre al motorino del figlio: “Questo è il superamento della legge Bersani”, conferma De Polis.

Prosegue poi spiegando che “purtroppo ci sono dei punti ancora poco chiari per cui non facilmente risolvibili; molti passi avanti sono stati fatti per ridurre appunto le diversità di interpretazione della norma, ma rimangono ancora uno o due punti che non permettono di allineare a pieno le attese degli assicurati con quelle che sono le interpretazioni della maggior parte delle compagnie danno di questa riforma. Ci auguriamo il prima possibile degli interventi che possano chiarificare la più opportuna interpretazione di questa norma, per assicurarne un utilizzo unitario”.

Riforma del codice delle assicurazioni: quali le principali modifiche?

L’IVASS ha evidenziato la necessità di una modifica e un aggiornamento della situazione relativa alla disciplina della responsabilità civile auto. Spiega De Polis che “si tratta di una disciplina che ormai ha qualche anno e che è stata di fatto superata dall’evoluzione della situazione e che richiederebbe una revisione piuttosto approfondita. Faccio un esempio relativo alle classi bonus/malus: dovrebbero essere 18 e i cittadini dovrebbero essere divisi (non in maniera omogenea) all’interno di esse.

In realtà la stragrande maggioranza, parliamo di oltre l’85% degli assicurati, sta nelle classi 1-2 (quelle con il costo dei premi annui più bassi). Si è quindi andata perdendo la logica del bonus/malus dietro a questa disciplina. A nostro avviso si può lavorare per lasciare immutato il principio che il premio debba essere ancora ancorato al rischio, lasciando immutato il principio che la mutualità fra assicurati è il driver che deve sicuramente disciplinare e regolamentare la struttura dei contratti assicurativi, però ci sono a nostro avviso possibilità di migliorare ulteriormente nell’interesse anche e soprattutto degli assicurati questa disciplina”.

Altro cambiamento che oramai ha superato la situazione è senza dubbio il cambio intrinseco avuto dalla mobilità privata. Su questo argomento De Polis spiega: “Aumentano in maniera significativa i grandi parchi macchine assicurati, come coloro che fanno stabilmente ricorso al noleggio a lungo termine degli autoveicoli, la disciplina della responsabilità civile deve quindi adattarsi a questi mutamenti e, soprattutto, recuperare una forza e una vitalità che si è andata un po’ attenuando”. L’IVASS, conclude il segretario generale, è pronta a collaborare a tutte le iniziative che dovessero essere prese per avviare questa riflessione e far sviluppare le iniziative che possano permettere a una revisione importante del settore della responsabilità civile auto.

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