India: rupia aggiorna minimi storici

Nicola D’Antuono

23 Agosto 2013 - 08:53

India: rupia aggiorna minimi storici

Non si ferma la discesa della rupia indiana, una delle valute emergenti più vendute nelle ultime settimane sulle aspettative dell’avvio del tapering negli Stati Uniti. Dopo la pubblicazione dei verbali dell’ultima riunione della FED la situazione è peggiorata ulteriormente e il tasso di cambio Usd-Inr è balzato fino a 65,56, toccando così un nuovo record storico. Attualmente il cambio quota a 64,65, per una performance dello 0,15%. Negli ultimi tre mesi la rupia indiana ha perso più del 16% nei confronti del dollaro americano.

Il crollo della rupia indiana non sorprende gli analisti di Bank of America Merrill Lynch, in quanto le attese di rialzo dei tassi di interesse negli Stati Uniti e l’indebolimento delle valute dei mercati emergenti sono due fenomeni che tendono ad alimentarsi a vicenda. Le aspettative di rialzo dei tassi fanno crollare i T-Bond USA, ma allo stesso tempo mettono sotto stress le valute esotiche che sono molto sensibili all’andamento dei tassi americani. Il forte deprezzamento delle valute locali spinge le banche centrali di questi paesi emergenti a ridurre le riserve investite in T-Bond USA, accentuando così questo fenomeno.

Di recente la Reserve Bank of India è intervenuta sul mercato allentando la politica monetaria restrittiva, attraverso l’acquisto di bond sul mercato allo scopo di fornire liquidità alle banche e al sistema finanziario locale. Inoltre, sono stati aumentati i dazi sull’import di metalli preziosi. Alla Barclays non si aspettano una ripresa della rupia, in quanto il supporto alla valuta indiana potrebbe arrivare solo in caso di forti flussi di capitale dall’estero. E’ attesa, invece, una maggiore stabilizzazione dei tassi interbancari, proprio grazie ai recenti interventi della banca centrale di New Delhi.

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