Immatricolazione auto come autocarro, conviene e quando è possibile?

Redazione Motori

5 Luglio 2018 - 10:45

condividi

Immatricolare un’auto come autocarro aziendale consente alcune agevolazioni ma non è sempre possibile: facciamo chiarezza sui requisiti e la convenienza.

Immatricolare automobili come autocarri per uso aziendale, e godere quindi di tutte le agevolazioni fiscali, è un espediente molto utilizzato da chi è titolare di aziende e società, ma occorre fare chiarezza.

Per prima cosa bisogna valutare la convenienza dell’immatricolazione come autocarro, ma soprattutto quando è possibile sfruttare la possibilità di dedurre le spese e ridurre la tassazione IVA, Irpef, Ires e Irap.

A questo proposito, bisogna ricordare che fino ai primi anni Duemila era possibile immatricolare senza distinzione un’automobile come autocarro aziendale, sfruttando delle lacune legislative che con l’avvento delle suv e dei pick-up hanno causato diverse perdite erariali allo Stato, che ha quindi provveduto a normalizzare in maniera più rigida. Oggi ci sono diversi modelli di auto da immatricolare come autocarro.

Cosa dice la legge

Il Decreto Legge n. 223 del 4 luglio 2006, per contrastare gli abusi delle disposizioni fiscali sul settore dei veicoli, ha assimilato gli autocarri alle automobili anche in caso di alcuni requisiti, come specificato dall’Agenzia delle entrate, con il provvedimento del 6 dicembre 2006:

  • Siano immatricolati (o reimmatricolati) come autocarro N1 (veicoli destinati al trasporto di merci con massa non superiore a 3,5 tonnellate);
  • Abbiano codice carrozzeria F0, riservato ai furgoni;
  • Abbiano un numero posti a sedere maggiore o uguale a 4;
  • Abbiano un rapporto tra la potenza motore espressa in kw e la portata (P) del veicolo, ottenuta quale differenza tra la massa complessiva (Mc) e la tara (T) espressa in tonnellate, uguale o superiore a 180.

La scelta di come immatricolare il proprio veicolo è praticamente libera vista la facilità di modificare una suv o un pick-up in un autocarro. Le agevolazioni fiscali però non dipendono, come visto sopra, esclusivamente dall’immatricolazione ma dalle specifiche caratteristiche: la più importante riguarda il rapporto tra la potenza del motore e la portata.

In questo modo, ad esempio nella gamma Kia, ci sono diversi modelli che rientrano al di sotto della soglia di 180, rispettando il requisito per l’immatricolazione autocarro. Con una modifica da parte di officine specializzate, le auto sono omologabili nella categoria N1, pur conservando i 5 posti. Del resto, abbassando i sedili posteriori, l’auto può ospitare due persone compreso il conducente e attrezzature di vario tipo nel vano posteriore: da gabbie per animali, a scatole con campionari di rappresentanza, ad attrezzi di diverso tipo.

Immatricolazione auto come autocarro, conviene? Vantaggi e svantaggi

Per usufruire delle agevolazioni fiscali, l’autovettura in questione, che rientri nei requisiti riconosciuti agli autocarri, deve essere acquistata da un titolare di partita Iva o di impresa e inquadrata come bene strumentale. Al fine di ottenere i vantaggi fiscali, è decisivo il principio di inerenza con l’attività aziendale, ed è quindi un rischio l’uso personale.

I vantaggi riguardano sia le detrazioni che le deduzioni:

  • l’autocarro aziendale, in quanto mezzo strumentale, permette di dedurre il prezzo di acquisto e qualsiasi costo ad esso relativo del 100% con un 20% di ammortamento annuo; gli autoveicoli ad uso promiscuo per attività dell’impresa o lavoro autonomo sono soggetti alle detrazioni fiscali. La detrazione IVA non fa differenza, ed è del 40% indipendentemente dalla natura giuridica del soggetto che acquista l’auto.

Inoltre gli autocarri sono esenti dal superbollo e garantiscono alta deducibilità su Ires, Irpef e Irap, con un risparmio fino al 70%.

Tra gli svantaggi bisogna ricordare il rischio multa e ritiro patente nei casi in cui il veicolo risulti un falso autocarro senza i requisiti previsti dalla legge. Ai fini fiscali, non ha rilevanza la circolazione del veicolo in maniera non conforme alla immatricolazione, ma bisogna sempre provare che l’utilizzo dell’auto sia per l’attività lavorativa, ad esempio per chi viene colto in viaggio con l’autocarro aziendale soltanto con persone a bordo e bagagli.

Argomenti

# SUV

© RIPRODUZIONE RISERVATA