L’Agenzia delle Entrate continua a darci novità "in pillole" sullo sceriffo fiscale che ormai si avvicina sempre di più. Questa volta, in occasione di di un videoforum indirizzato alle associazioni di categoria, la novità è la seguente: il redditometro non prenderà in considerazione le spese medie Istat, che entreranno in gioco solo in un secondo momento, ovvero in caso di contraddittorio tra Fisco e contribuente.
Le uniche spese Istat che saranno considerate sin dall’inizio saranno quelle relative al reddito consumato per "vivere e mangiare" ma, il Fisco precisa, la documentazione sarà richiesta solo per la spesa per investimenti e consumi con un elevato valore e in modo da mostrare come i beni riguardano solo l’attività d’impresa.
E ancora spiega: i risparmi 2009 e 2010 non saranno calcolati nei primi controlli, ma, anche in questo caso, verranno tenuti in considerazione in caso di confronto con l’amministrazione finanziaria. Le cose poi cambieranno con l’arrivo della Super-anagrafe dei conti, che dovrebbe contenere le informazioni relative ai saldi dei movimenti finanziari effettuati dal 2011 in poi.
Chiarimenti
Chiarimenti anche per quanto riguarda gli investimenti: infatti, l’Agenzia delle Entrate ha confermato che distenderà le somme nel corso dei cinque anni precedenti. Ciò significa che, come accadeva per il vecchio redditometro, gli investimenti saranno divisi su cinque periodi (quello accertato e i quattro precedenti) e quindi, avranno un peso più bilanciato sulla ricostruzione del reddito.
Ciononostante, tutte le varie istruzioni operative saranno disponibili solo in seguito alle elezioni.
Cattive notizie dal riccometro
Il Fisco non porta però solo buone notizie, infatti, accanto a questo "ammorbidimento" relativo al redditometro, non tarderemo a vedere come il nuovo riccometro non sarà poi così leggero. Infatti, se hai la "sfortuna" di possedere una casa di proprietà, ci potresti rimettere, anche se sei un vero povero, con un reddito basso e magari anche pensionato.
Lancia l’allarme la UIL, con uno studio realizzato per la Stampa, secondo cui ci potrebbe essere un’impennata del reddito Isee per i dipendenti e i pensionati proprietari di casa. La conseguenza? L’esclusione da molti servizi sociali e prestazioni, come servizi gratuiti per disabili, assistenza domiciliare, bollette telefoniche ridotte, trasporto locale gratuito, ecc.
Chi ne gioverà?
Ne gioveranno invece tutti i pensionati e le famiglie senza la "sfortuna" di avere una casa di proprietà, perché potranno avere libero accesso a tutte le varie prestazioni Welfare, come assegni di maternità, sostegno scolastico, sconti sulle bollette, libri scolastici gratis e tanto altro ancora.
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