Il Giappone alza i tassi e i mercati restano calmi. Un equilibrio fragile tra normalizzazione monetaria e rischi nascosti che potrebbe avere effetti inattesi.
E se il prossimo vero stress test dei mercati globali non arrivasse dagli Stati Uniti, dall’inflazione europea o da una crisi bancaria, ma silenziosamente dal Giappone? Un Paese che per decenni è stato sinonimo di tassi a zero, deflazione cronica e politiche monetarie ultra espansive oggi si muove in direzione opposta. Senza panico. Senza shock apparenti. Ed è proprio questo il punto che dovrebbe far riflettere.
La Bank of Japan ha alzato i tassi di interesse di 25 pb, portando il tasso di riferimento allo 0,75%. Un numero che, preso isolatamente, può sembrare irrilevante nel contesto globale. Ma nel contesto giapponese rappresenta una svolta storica. Non solo per il livello assoluto dei tassi, ma per il messaggio implicito che accompagna la decisione.
La normalizzazione monetaria giapponese
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