La BCE si muove con decisione per scongiurare il rischio di deflazione annunciando nuove misure di stimolo per l’economia. L’euro però risale a 1,3670 sul dollaro
Nel corso del meeting di ieri la BCE non ha deluso le aspettative. Oltre a tagliare i tassi di interesse centrali allo 0,15% dallo 0,25%, sono stati abbassati anche il tasso sui depositi overnight a -0,1% da 0% e il tasso sul rifinanziamento marginale allo 0,4% dallo 0,75%. L’Eurotower ha poi rafforzato la forward guidance, affermando che il costo del denaro resterà sui valori attuali per un lungo periodo di tempo e che potrebbero esserci ancora piccoli aggiustamenti tecnici sul livello dei tassi. L’aspetto più importante emerso dalla riunione del Consiglio Direttivo della BCE è comunque l’apertura sempre più decisa alle misure monetarie non convenzionali, se l’inflazione dovesse mantenersi molto bassa anche nei prossimi mesi.
Nel frattempo Mario Draghi ha annunciato che saranno implementate le prime misure a sostegno del credito e dell’economia reale. La sterilizzazione degli acquisti di titoli di stato prevista nell’ambito del Securities Markets Programme (SMP), lanciato durante la crisi dei debiti sovrani nel 2010, è stata annullata, per cui sarà liberata altra liquidità nell’economia. Il banchiere italiano ha poi comunicato l’estensione dei prestiti a tasso fisso e la volontà di lanciare una nuova Ltro vincolata con scadenza 2018. Inoltre nel pacchetto di misure è previsto un lavoro di preparazione all’acquisto dei titoli cartolarizzati (Abs, asset-backed securities).
Secondo il board della BCE l’intero piano di stimoli riuscirà a riportare il tasso di inflazione verso il target del 2%. Draghi ha così riproposto le operazioni di rifinanziamento a lungo termine a favore delle banche coniando il termine “Tltro”, che sta per targeted Ltro: quest’anno è attesa un’asta a settembre e un’altra a dicembre. Si tratta di maxi-operazioni di rifinanziamento a favore delle banche, che saranno utilizzate per destinare fondi a imprese e famiglie. L’ammontare delle due aste “Tltro” è di 400 miliardi di euro.
La BCE ha anche rivisto al ribasso le stime di crescita economica nell’eurozona per l’anno in corso (+1% dal +1,2% stimato tre mesi fa), ma ha alzato quelle per il 2015 (+1,7% da +1,5%). Nel 2016 viene prospettata una crescita del pil dell’area euro dell’1,8%. Sul forex l’euro ha inizialmente sperimentato una caduta dei prezzi, ma successivamente ha mostrato una ripresa eccezionale che tecnicamente equivale a un movimento di inversione del trend. Il tasso di cambio euro/dollaro è prima sceso in area 1,35 sui minimi a 4 mesi circa e poi è risalito fino a 1,3670.
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