Il CEO di Spotify vuole acquistare l’Arsenal. Pronta un’offerta?

Pierandrea Ferrari

29 Aprile 2021 - 16:39

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Daniel Ek, fondatore e CEO del colosso svedese Spotify, rilancia la sua intenzione di rilevare l’Arsenal, iconico club di Londra. L’offerta potrebbe scattare già nelle prossime settimane.

Il CEO di Spotify vuole acquistare l’Arsenal. Pronta un’offerta?

Il CEO e fondatore del colosso svedese Spotify, Daniel Ek, ha intenzione di rilevare l’Arsenal dalle mani del suo attuale proprietario, il miliardario USA Stan Kroenke. A rivelarlo, ai microfoni della Cnbc, lo stesso Ek, che si è detto “assolutamente serio” circa i suoi piani di intavolare una trattativa con la proprietà del club londinese.

Voglio avanzare quella che ritengo essere un’offerta interessante, spero che mi ascolteranno. Mi sono già assicurato i fondi necessari”, il commento di Ek.

Il CEO di Spotify vuole acquistare l’Arsenal

La decisione, secondo quanto riporta il network statunitense Cnbc, sarebbe maturata nei giorni caldi della Superlega, il maxi-progetto targato Perez-Agnelli a cui l’Arsenal avrebbe preso parte come club fondatore. In quelle ore, infatti, Ek aveva infiammato il calcio inglese con un tweet:

“Tifo per l’Arsenal sin da bambino, se KSE (il gruppo guidato da Stan Kroenke) vuole vendere il club sono pronto a farmi avanti”.

Tuttavia, già allora, Stan Kroenke aveva risposto alla crescenti indiscrezioni su un prossimo passaggio di mano del club con un comunicato netto, di chiusura: la proprietà non intende cedere l’Arsenal, nonostante gli attriti tra i vertici e la tifoseria nel post-Superlega, e non ha ancora ricevuto alcuna offerta.

Offerta che potrebbe però arrivare nelle prossime settimane, visto che Ek continua con le sviolinate al suo club del cuore: “La mia attenzione è rivolta ai tifosi e al tentativo di riportare questa squadra sulla strada della gloria. Sono prima di tutto un tifoso e voglio che l’Arsenal faccia meglio di quanto sta facendo”.

Kroenke e la tifoseria Arsenal ai ferri corti

Le parole al miele di Ek, peraltro, giungono in un passaggio storico particolarmente negativo per il club londinese, con i rapporti tra il proprietario Kroenke e la tifoseria ai minimi termini. Oltre alla controversa adesione al progetto Superlega, già citata e fonte di diffuse contestazioni fuori l’Emirates, l’attuale proprietà paga anche i deludenti risultati sul campo, che valgono attualmente il decimo posto in Premier League.

Dal 2018, anno in cui Kroenke ha rilevato le quote societarie, il club ha comunque rimpolpato la sua bacheca con una FA Cup e un Community Shield.

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# Calcio

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