Borsa Italiana: i 10 titoli migliori nel 2015

Livio Spadaro

09/12/2015

09/12/2015 - 17:20

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Forexinfo.it ha stilato una lista dei 10 migliori titoli del Ftse Mib. La lista comprende i 10 titoli dell’indice italiano che hanno registrato la miglior performance annuale.

Borsa Italiana: i 10 titoli migliori nel 2015

Il 2015 si sta avviando alla conclusione e Forexinfo.it ha stilato una lista dei 10 migliori titoli di quest’anno dell’indice Ftse Mib. Nei primi 3 posti figurano Anima Holding, Yoox NAP e Finmeccanica.

Nella lista figurano solo 2 titoli legati al settore bancario e 1 del settore finanziario mentre il resto della classifica riguarda principalmente società esportatrici. Da segnalare la completa assenza nella lista di titoli petroliferi che conferma l’annus horribilis per le società produttrici di greggio.

Ecco la lista dei 10 migliori titoli del Ftse Mib del 2015:

1) Anima Holding

Il titolo del fondo di investimento, detenuto per circa il 10% da Poste Italiane, ha registrato una variazione positiva annuale del 103,53%, passando dai 4,17€ di inizio 2015 agli attuali 8,51€.

2) Yoox Net-A-Porter

Il titolo della società italiana leader nel commercio online di abbigliamento e articoli di moda, recentemente aggregatosi all’omologa svizzera Net-A-Porter, ha registrato una variazione annuale del +85,05% piazzandosi al secondo posto della lista di Forexinfo.it.

Yoox ha registrato forti incrementi di fatturato grazie al positivo impatto della rivalutazione del Dollaro americano che ha portato a registrare il record di vendite giornaliere del Gruppo durante il Black Friday ed il Cyber Monday.

3) Finmeccanica

Le azioni della società produttrice di elicotteri e dotazioni per la sicurezza hanno registrato una performance annuale del +69,5%. Il titolo ultimamente ha beneficiato della corsa agli armamenti scaturita dagli attacchi terroristici di Parigi di Novembre e dai contratti conclusi nello stesso mese negli Emirati Arabi.

4) Banca Popolare di Milano

L’istituto di credito milanese si piazza al quarto posto della lista con il titolo che ha registrato una variazione positiva annuale del +62,76%. Bpm, secondo buona parte degli esperti, è la banca popolare che ha più appeal tra le popolari interessate dalle aggregazioni che avranno luogo nel 2016.

5) A2A

L’azione del secondo produttore nazionale di energia e secondo distributore di elettricità in Italia, ha registrato una performance del +57,49% su base annuale grazie ai conti solidi mostrati quest’anno che hanno permesso la conferma degli obiettivi dichiarati per la fine del 2015.

6) Buzzi Unicem

Il leader italiano nella produzione di cemento e calcestruzzo ha beneficiato del buon andamento delle vendite estere con particolare riguardo al Nord America grazie, prevalentemente, al ribasso dell’Euro nei confronti del Dollaro americano.

Nonostante l’impatto negativo generato dall’indagine sul “cartello del cemento” italiano, il titolo di Buzzi Unicem ha registrato una variazione positiva annuale del +55,66%.

7) Campari

Le azioni dell’azienda leader nel settore del beverage di marca che conta un portafoglio di oltre 50 marchi premium, hanno registrato per quest’anno una variazione positiva del +54,84% trovando spazio al settimo posto nella lista di Forexinfo.it.

8) Banca Mediolanum

La banca milanese ha registrato un incremento dell’utile, nei primi 9 mesi di gestione del 2015, del 26%. Il Gruppo ha deliberato inoltre un dividendo di 0,16€, battendo le attese poste a 0,15€. Il titolo nell’arco dell’anno ha guadagnato il 43,19%.

9) Luxottica

Il titolo di Luxottica ha registrato un rialzo annuale del 35,3%. L’ultima trimestrale del Gruppo legato al settore del lusso è stata leggermente inferiore alle attese. L’esposizione delle vendite ai mercati asiatici lascia perplessi gli analisti per la performance della società nel 2016.

10) FCA

L’ultimo posto della lista è occupato da FiatChrysler, leader dell’automotive italiano guidato da Sergio Marchionne. Il titolo di FCA ha registrato una performance annuale positiva del +32,19% beneficiando degli ottimi dati sulle vendite sia in Italia che all’estero del Gruppo.

Unica preoccupazione resta il mercato brasiliano dove la società sta riscontrando diversi problemi a causa della situazione economica piuttosto debole del Paese sudamericano.

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