IPTV oscurato, bloccati 114 siti streaming: lista, alternative e rischi

Matteo Novelli

9 Settembre 2019 - 15:59

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IPTV «pezzotto» bloccato e oscurato: chiusi dalla Guardia di finanza 114 siti per guardare calcio, film e serie TV in streaming pirata senza pagare. Ecco la lista, i rischi e le alternative.

IPTV oscurato, bloccati 114 siti streaming: lista, alternative e rischi

IPTV è stato bloccato, ancora: il cosiddetto “pezzotto” è al centro di un’operazione condotta dalla Guardia di finanza, che ha portato alla chiusura e all’oscuramento di più di 114 siti per guardare calcio (come la Serie A), film e serie TV (come Netflix e Sky) in streaming illegale senza pagare.

Una lista lunghissima quella contenuta nella maxi operazione condotta dal comando delle fiamme gialle di Brescia, chiamata “Free Football” ha portato a una brutta sorpresa i tantissimi utenti dotati di IPTV, a cui si affidavano per guardare illegalmente diversi contenuti disponibili per le piattaforme a pagamento. I siti sono stati oscurati da poco ma c’è già chi è alla ricerca delle migliori alternative per rimpiazzare il “pezzotto” bloccato. Cosa fare? Conviene davvero affidarsi ancora a IPTV o ci sono dei rischi? Facciamo il punto della situazione.

IPTV bloccato: cosa fare

IPTV figura sicuramente tra i migliori strumenti per guardare in streaming tantissimi contenuti altrimenti a pagamento. Sono tantissimi gli italiani ad affidarsi a questo dispositivo per guardare in streaming gratis la serie A (altrimenti divisa tra Sky e DAZN), o i centinaia di film presenti su Netflix, Now TV, Sky, Infinity e molto altro.

L’operazione Free football mette in parte fine a questo “abbonati speciali”: grazie al doppio intervento del nucleo di polizia di Brescia e del nucleo speciale a tutela della privacy e frodi tecnologiche della Guardia di finanza di Roma, coordinato dalla procura del capoluogo lombardo, si è arrivati al sequestro preventivo di tutti i siti operanti illegalmente in Italia.

Questi portali avevano dei palinsesti ben organizzati, facilmente accessibili agli utenti che potevano scegliere tra programmi in diretta o in streaming i cui diritti erano ovviamente detenuti dai distributori per il territorio italiano.

Per il momento non è ancora chiaro se le indagini porteranno anche anche a conseguenze penali per i gestori di questi siti, o per gli eventuali utenti che usufruivano dei servizi.

IPTV bloccato: la lista dei siti oscurati

Al momento non si ha una lista precisa dei siti internet per IPTV bloccati, tuttavia essendo il numero davvero elevato, è possibile farci un’idea attraverso la lista dei principali e più consultati portali web: Laola1, VipLeague, Cric Free, DirettaGol, SportLEMON, WhoWill, Streaming Sports, LiveScoreHunter, VipSportsLive, Live TV, FirstRow Sports, MyP2P TV, Sport365, 7msport, Socceron, Joker Live Stream, Live Looker, Live3s.

Se uno di questi siti ti risulta inaccessibile, è molto probabile che rientri all’interno della lista dei portali bloccati dalle fiamme gialle.

IPTV, siti bloccati: alternative

Come ampiamente sottolineato, usufruire di questi siti alternativi tramite IPTV rappresenta un vero e proprio rischio in quanto le conseguenze per gli utenti colpiti possono essere diverse, e molto severe.

Le alternative per guardare contenuti in streaming più sicure non mancano: per la Serie A ci sono diversi metodi (come ad esempio i siti di bookmaker esteri o le dirette su Facebook e Instagram all’interno dei gruppi), per NOW TV, DAZN e Netflix ci sono gli abbonamenti in prova gratuita mentre per film e serie TV sono tantissimi i siti di streaming illegali disponibili comodamente a portata di browser.

La soluzione migliore resta quella di pagare il contenuto desiderato, magari facendo una lista delle priorità di visione evitando così di ritrovarsi da un giorno all’altro con un sito oscurato e inaccessibile (e con possibili conseguenze sul piano legale).

IPTV è osteggiata da anni e con un pugno di ferro deciso dai principali emittenti di entertainment e live brodcast, si tratta di un sistema sofisticato, dalle potenzialità enormi, ma molto più fragile e rischioso di quello che si possa pensare.

Di pochi mesi fa è il caso di ZSat TV, oscurata in maniera simile a quanto accaduto per i siti coinvolti.

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