IPO FERRARI procede spedita, da mercoledì la quotazione a Wall Street

Lorenzo Monti

19/10/2015

Exor in rialzo a + 2,63% a Piazza Affari: la grande richiesta per le azioni della casa di Maranello coinvolgono anche la Holding che ne detiene la quota di controllo.

IPO FERRARI procede spedita, da mercoledì la quotazione a Wall Street

Settimana cruciale per la quotazione di Ferrari, che avverrà mercoledì a New York.

Domani si conoscerà il prezzo dell’esordio di Ferrari a Wall Street, inizialmente previsto in un range compreso tra i 48 e i 52 dollari, ma l’esito positivo del collocamento potrebbe spingere il prezzo ad azione anche a quota 60 dollari.

Questo porterebbe nelle casse di FCA un extra introito da 200 milioni che porterebbe l’incasso totale a 1,17 miliardi di dollari rispetto ai previsti 997.

Il roadshow di presentazione del titolo sta andando a gonfie vele, con il tutto esaurito la scorsa settimana nel roadshow tenutosi a Londra e a Maranello.

Domani l’ultima sosta nella West Coast e poi il traguardo di mercoledì con l’esordio a Wall Street. L’ agenzia Bloomberg annuncia il tutto esaurito con una richiesta dieci volte superiore rispetto all’offerta (17,1 milioni).

L’IPO di Ferrari, iniziata lo scorso 12 ottobre 2015, terminerà giovedì 22 ottobre 2015 alle ore 13.30, salvo casi straordinari, come la proroga o la chiusura anticipata per l’alto numero di richieste. Nel caso la domanda superi l’offerta, si procederà con un sorteggio per assegnare le azioni oggetto dell’IPO.

Secondo indiscrezioni l’IPO Ferrari è già stata coperta dalla domanda degli investitori.

Exor in rialzo: gli investitori puntano su Ferrari

Exor in netto rialzo (+2,63%) in vista dell’IPO Ferrari.
Nella giornata di venerdì scorso la Holding della famiglia Agnelli ha comunicato di aver aumentato la partecipazione di EXOR in The Economist dal 4,7% al 43,4%., Exor diventerà pertanto il principale azionista singolo del Gruppo.

Il rialzo di oggi è dovuto alla forte pressione dei compratori su Exor, che mirano a beneficiare della IPO Ferrai diventandone azionisti “indiretti”, a causa della forte richiesta di azioni della casa di Maranello da parte del mercato.
Exor, la holding di casa Agnelli, avrebbe in portafoglio il 30% di Fca e il 24% di Ferrari dopo lo scorporo che avverrà a gennaio.

Marchionne: “Ferrari farà il pieno al NYSE”

Sergio Marchionne ha ricevuto negli States dalla National Italian American Foundation il premio per il "business internazionale".
L’IPO Ferrari ha riscontrato l’entusiasmo degli investitori, e l’ A.D. ha dichiarato che Ferrari è “un grandissimo marchi, su questo non ci sbagliamo”. Il ticker della quotazione è Race, cioè gara. “L’ho scelto io perché Red non era disponibile”. Investitori e analisti lo comprenderanno? “Assolutamente sì, è uno dei punti forti del marketing Ferrari”.
A chi gli chiede un commento sulla frenata ipotizzata da parte di Standard & Poor’s su una possibile fusione di Fca con General Motors, Marchionne risponde: “Con tutto il dovuto rispetto per Standard & Poor’s, non ne capiscono nulla”.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it