Eataly in Borsa tra il 2018 e il 2019? Domani si pronuncerà il Cda. Mentre prosegue l’espansione della società che sta per aprire a Los Angeles, con un occhio puntato alla Cina
Eataly pronta a sbarcare in Borsa? Il Consiglio di Amministrazione affronterà la questione nella riunione convocata per domani 31 ottobre. L’ingresso sui mercati finanziari è atteso da tempo e potrebbe concretizzarsi già nel 2018.
Intanto, la catena di negozi alimentari d’alta gamma continua la sua espansione nel mondo. Dopo Mosca, il 3 novembre si inaugura un nuovo punto vendita a Los Angeles. E nel frattempo si punta alla Cina.
Ipo Eataly, Cda decide domani
Come anticipato dal fondatore di Eataly, Oscar Farinetti, una decina di giorni fa, il Cda domani 31 ottobre sarà chiamato a decidere sull’Ipo dell’azienda.
Rispetto alle informazioni circolate negli ultimi mesi, non dovrebbero esserci novità per l’operazione.
Lo stesso Farinetti ha ribadito che
“non cederemo più del 30-33% e mi piacerebbe che questo 30% andasse in mano alle famiglie italiane, più che alle grandi banche.”
Rispetto alla scelta della Borsa, Farinetti non nasconde che preferirebbe Milano a New York, proprio per garantire il proseguimento dell’italianità dell’azienda, che proprio sul food made in Italy ha fondato la sua fortuna.
I tempi dell’Ipo di Eataly sono ancora incerti: l’ingresso in Borsa potrebbe avvenire tra il 2018 e il 2019. Ma anche su questo, domani, il Cda potrebbe sciogliere ogni riserva.
“Non abbiamo bisogno di capitali”
Il 2016, per Eataly, ha fatto registrare ricavi stabili sull’anno precedente, con circa 400 milioni di euro, sebbene sul mercato italiano è comparso il segno meno.
Il fatturato nel Belpaese è sceso del 15,5% attestandosi a 178,8 milioni di euro mentre la perdita ha toccato gli 11 milioni.
Per il 2017, infine, si prevede di chiudere con un fatturato da 500 milioni e un margine operativo lordo oscillante tra 25 e 30 milioni.
Stime positive che portano a Farinetti ad escludere una eventuale ricapitalizzazione:
“non abbiamo per fortuna bisogno di raccogliere capitali. I nostri conti vanno bene”
Ha detto di recente in una intervista a Repubblica.it
Eataly verso la globalizzazione
Nell’attesa di sbarcare in Borsa, Eataly sta sbarcando in diverse città nel mondo.
Dopo Mosca, New York e Boston, il 3 novembre si inaugura un nuovo punto vendita a Los Angeles.
Poco meno di 6 mila metri quadrati dislocati su tre piani che ospiterà anche una scuola di cucina. Nella struttura, nella quale troveranno occupazione circa 400 persone, ci sarà spazio per 4 ristoranti, 9 punti ristoro e 4 tra bar e caffè.
Ad affiancare Eataly nell’operazione, ci sono i partner storici in USA, vale a dire Bastianich, lo chef Mario Batali e i fratelli Saper, i quali - Farinetti non lo esclude – potrebbero far parte anche della holding che sarà quotata in Borsa.
Se il 2018 non sarà l’anno dell’Ipo, per Eataly potrebbe essere quasi certamente l’anno dell’ingresso in Cina.
Entro fine anno il presidente esecutivo, Andrea Guerra, potrebbe già annunciare le date del taglio del nastro a Shanghai e Pechino.
Sempre nel 2018, Eataly aprirà anche a Parigi e Stoccolma, mentre nel 2019 inaugurerà a Londra.
Restando in Italia, c’è grossa attesa per l’apertura del Parco agroalimentare “Fico Eataly World” a Bologna, uno spazio di oltre 100 mila metri quadrati di superficie coperta, di cui 9 mila dedicati alla vendita di eccellenze dell’agroalimentare made in Italy. L’open day è fissato per il prossimo 15 novembre.
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