Dopo la circolare n. 4678 del 18 marzo 2013, che ha chiarito chi sono gli esodati del secondo decreto, l’INPS è intervenuta nuovamente sul tema esodati con il messaggio n. 5445/2013 del 2 aprile, “Chiarimenti in materia di salvaguardia ai sensi dell’articolo 22 della legge n. 135 del 2011 (c.d. salvaguardia dei 55.000)”. Quali sono le ultime notizie sugli esodati?
Chiarimenti INPS
Gli esodati esclusi dalla “carica dei 65.000” (primo decreto) potranno rientrare in quella dei 55.000 (secondo decreto) previe adeguate verifiche.
Nel messaggio si precisa infatti che tutte le sedi INPS dovranno considerare le posizioni di tutti quei lavoratori in mobilità ordinaria o lunga, “titolari di prestazione straordinaria a carico dei Fondi di solidarietà di settore, autorizzati alla prosecuzione volontaria della contribuzione (di cui all’articolo 24, comma 14, lettere da a) a d), della legge n. 214 del 2011) rimasti esclusi dal beneficio” dal primo decreto sui 65.000.
Le verifiche dovranno riguardare anche i lavoratori i cui rapporti di lavoro sono terminati a causa di accordi individuali o collettivi di incentivo all’esodo, le cui domande sono state accolte dalle Direzioni territoriali del lavoro, che sono rimasti comunque esclusi per i seguenti motivi:
- possesso dei requisiti contributivi e anagrafici che, in ragione della disciplina pensionistica vigente prima del 6 dicembre 2011, consentono la decorrenza del trattamento pensionistico successivamente alla data del 6 dicembre 2013 ed entro il 6 gennaio 2015;
- incapienza nel contingente numerico, pur essendo in possesso dei requisiti previsti dai citati articoli 6 della legge n. 14 del 2011 e 2 del decreto interministeriale dell’1 giugno 2012.
L’INPS spiega che le verifiche dovranno essere effettuate in attesa che le direzioni territoriali competenti comunichino il provvedimento di accettazione delle domande di accesso al beneficio, che potranno essere presentata entro il 21 maggio 2013.
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