Il governo continua ad occuparsi dell’Imu: dovrebbe arrivare oggi in consiglio dei ministri il testo che abroga la seconda rata della tassa sulla casa attesa per metà dicembre.
Costretti a pagare a dicembre saranno i proprietari di case di lusso accatastate in A/1, A/8 e A/9 come accaduto a giugno, e di beni e terreni agricoli che, almeno al momento, non compaiono nella lista delle esenzioni.
I due miliardi necessari per abolire la seconda rata dell’Imu, arrivano da maxi acconti Ires e Irap e dall’acconto sul risparmio amministrato. Continuano comunque le polemiche tra il governo e i comuni che chiedono il rimborso delle mancate entrate dell’Imu con le aliquote del 2013 e non quelle del 2012 come avrebbe stabilito il governo.
Copertura finanziaria per eliminare la seconda rata
Insieme ai proprietari di prime case, blindati da un’accordo politico per l’esenzione dal pagamento dell’Imu, la rata di dicembre lascerà in pace altre due categorie di proprietari. Nella platea delle esenzioni infatti, compaiono anche le abitazioni di militari e appartenenti a Polizia e vigili del fuoco, a patto che non siano accatastate in una categoria di lusso e che siano l’unico immobile di proprietà del contribuente.
La seconda esenzione è quella riservata agli immobili merce, cioè i fabbricati rimasti in capo all’impresa costruttrice che non è riuscita né a venderli né ad affittarli.
Sul problema delle coperture finanziarie le risorse, assicura Saccomanni ci sono; arriveranno dai maxi acconti Ires e Irap dovuti da banche e assicurazioni e dall’introduzione del nuovo acconto sul risparmio amministrato. All’appello mancano circa 347 milioni di euro utili per inserire nella lista delle esenzioni anche i terreni agricoli, come chiede il nuovo Centrodestra con il ministro dell’agricoltura Nunzia De Girolamo. Ma per il momento quelle risorse non sono disponibili, e salvo accordi dell’ultim’ora in sede di Cdm, i proprietari di terreni agricoli saranno chiamati per il saldo di dicembre.
Il governo chiederà i maxi-acconti a banche e assicurazioni per i prossimi due anni: 127% per l’anno d’imposta 2013 e 128% per l’anno d’imposta 2014. Per i primi due mesi del 2015 invece si prevede l’aumento delle accise sui carburanti in misura tale da poter recuperare circa 2 miliardi di euro.
Altra importante fetta di risorse, oltre 600 milioni di euro, arriverà dall’introduzione dell’acconto sul risparmio amministrato. Ciò significa che banche e intermediari finanziari che pagano l’imposta sostitutiva sulle plusvalenze e i proventi dei clienti su titoli e azioni, dovranno versare un acconto pari al 100% di quanto versato da gennaio a novembre 2013.
Chi e quanto deve pagare la seconda rata
Nella lista delle esenzioni dalla seconda rata dell’Imu, non compaiono i proprietari di case di lusso, ovvero le 74mila abitazioni accatastate in A/1, A/8 e A/9, e i proprietari di terreni agricoli che dovranno pagare l’Imu a metà dicembre.
Per queste categorie di proprietari non è in discussione il fatto di dover pagare il saldo Imu, ma le modalità e soprattutto le tempistiche a loro disposizione per calcolare e pagare la rata Imu dopo la pubblicazione delle aliquote.
In consiglio dei ministri si discuterà, a questo proposito, della risoluzione Pd presentata in commissione finanze: prendere in considerazione le aliquote pubblicate entro oggi, e per gli altri comuni utilizzare i parametri dell’anno scorso, facendo pagare ai proprietari la somma dell’acconto di giugno. Si rimanderebbe poi al 2014 un eventuale conguaglio.
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