Cosa succede se non pago l’Imu?

Patrizia Del Pidio

31 Ottobre 2023 - 16:15

condividi

Per chi non versa l’Imu 2023 quali sono le conseguenze? Vediamo quali sono i rischi che corre chi decide di evadere l’imposta sulla casa.

Cosa succede se non pago l’Imu?

Cosa succede se non pago l’Imu? Questa è una domanda che si potrebbe porre il contribuente che ha in progetto di non versare l’imposta sulla casa. Prima di rispondere a quali sono i rischi concreti, però, è doverosa una premessa, visto che negli ultimi anni i Comuni, avendo inasprito i controlli, stanno procedendo con accertamenti esecutivi che potrebbero portare anche al pignoramento dei conti correnti per gli evasori.

I controlli esecutivi non sono una novità del 2023 cisto che la disciplina in questione è stata inasprita già dalla Legge di Bilancio 2020 volta a effettuare controlli più severi nei confronti di chi non versa le tasse locali.

L’obiettivo è rendere più efficienti le operazioni di recupero delle tasse territoriali, ed è indubbio che per i Comuni sia l’ Imu una delle entrate più importanti.

La scadenza del 16 dicembre, ormai prossima, comporta, oltre che la data ultima per il versamento senza sanzioni e interessi, anche il capire quali sono i rischi per chi non paga.

IMU 2023, per chi non paga controlli pesanti: i Comuni possono pignorare i conti

La Legge di Bilancio 2020 ha riformato il sistema di riscossione delle tasse locali e, a partire dal 1° gennaio, gli atti emessi devono contenere tutte le informazioni necessarie affinché acquistino efficacia a titolo esecutivo.

L’estensione degli accertamenti esecutivi anche ai Comuni comporta che già dopo i la notifica dell’atto, ed in caso di mancato versamento della somma contestata (e quindi entro 120 giorni) possano essere avviate le attività di recupero coattivo con il rischio di pignoramento dei conti correnti del contribuente.

Un rischio concreto, anche considerando la possibilità per gli enti locali di accedere ai dati contenuti nell’Anagrafe Tributaria, il maxi archivio con le informazioni reddituali relative a ciascun contribuente.

Specifichiamo che viene comunque concesso un tempo congruo per regolarizzare l’omesso o tardivo versamento dell’IMU così come delle altre tasse locali (si pensi al bollo auto), ma in caso di mancato adempimento potranno essere avviate immediatamente tutte le procedure esecutive e cautelari previste ad oggi, come fermo amministrativo, ipoteca o pignoramento.

Scadenza Imu del 16 dicembre, cosa rischia chi non l’ha rispettata?

Cosa cambia e cosa si rischia nel caso di mancato versamento dell’Imu 2023?

Come illustrato dall’Agenzia delle Entrate, trascorso il tempo utile per la proposizione del ricorso (ovvero dopo 60 giorni dalla notifica dell’atto finalizzato alla riscossione delle entrate patrimoniali), gli atti emessi dal Comune acquistano efficacia di titolo esecutivo senza che sia più necessario notificare la cartella di pagamento (o l’ingiunzione fiscale).

Dopo 30 giorni dal termine per il pagamento può essere avviata la procedura di riscossione forzata, informando preventivamente il contribuente moroso ma senza la necessità di emettere una nuova cartella: basterà l’atto già notificato dal Comune a far partire la procedura di pignoramento, nel caso di mancato versamento della somma contestata.

L’esecuzione viene sospesa per un periodo dai 120 ai 180 giorni, sulla base della procedura prevista da ciascun ente.

Prima dell’avvio della procedura esecutiva e cautelare al contribuente debitore sarà necessario inviare un sollecito di pagamento qualora la somma evasa non superi i 10.000 euro.

In sostanza, si tratterà dell’ultimo avviso per regolarizzarsi, prima di subire le più invasive pratiche di recupero forzoso delle imposte non pagate.

Argomenti

# IMU

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO