I vantaggi fiscali delle start up innovative: requisiti, incentivi, esonero da imposte

Federico Migliorini

9 Maggio 2015 - 16:23

condividi

Chi crea una società con i requisiti per essere considerata una start up innovativa può beneficare di alcuni vantaggi fiscali che riguardano anche i soci. Ecco quali sono le agevolazioni fiscali.

I vantaggi fiscali delle start up innovative: requisiti, incentivi, esonero da imposte

Le start up innovative sono state per la prima volta disciplinate con la conversione in Legge del D.l. n. 179/2012 (convertito in Legge n. 221/2012), con il quale si è voluto adottare una normativa ad hoc volta ad incentivare lo sviluppo e la crescita del Paese.

La qualifica di start-up innovativa e la conseguente possibilità di fruire delle relative agevolazioni fiscali può essere assunta indistintamente da tutte le società di capitali - anche costituite sotto forma di cooperativa - fiscalmente residenti in Italia, previa iscrizione in una apposita sezione del registro delle imprese, per un periodo superiore a 4 anni. Condizione necessaria per ottenere la sussistenza di una serie di requisiti.

Agevolazioni fiscali per start up: requisiti
I requisiti che la società deve rispettare congiuntamente sono:

  • Avere la sede principale dell’attività in Italia;
  • Avere come oggetto sociale esclusivo, lo sviluppo la produzione o la commercializzazione di prodotti o servizi innovativi ad alto valore tecnologico;
  • Avere a partire dal secondo anno un volume d’affari non superiore a 5 milioni di euro;
  • Non distribuire utili;
  • Non essere stata costituita a seguito di fusione, scissione societaria, o cessione di ramo d’azienda.

Inoltre, al fine di dimostrare il suo grado di innovatività la società deve soddisfare almeno uno dei seguenti requisiti alternativi:

  • Le spese sostenute in ricerca e sviluppo devono essere superiori al 15% del maggiore valore tra costo e valore della produzione. L’effettività della spesa deve essere garantita da una dichiarazione del legale rappresentante della società;
  • Impiego come dipendenti o collaboratori a qualsiasi titolo, in percentuale pari al terzo della forza lavoro di personale in possesso di titolo di dottorato di ricerca presso una Università italiana o straniera o che abbia effettuato almeno tre anni di ricerca presso un istituto italiano o estero, oppure in possesso di laurea magistrale;
  • La start-up deve essere titolare, depositaria o licenziataria di una inventiva industriale tutelata da brevetto.

Leggi anche: 6 consigli per creare una start up di successo

I principali vantaggi fiscali per le start up innovative
I vantaggi fiscali di cui può beneficiare una start-up innovativa e i suoi soci, possono esser così riassunti:

  • Esonero dal pagamento delle imposte in sede di costituzione: la start-up potrà redigere l’atto costitutivo e le sue successive modificazioni anche attraverso un modello standard tipizzato, facendo ricorso alla forma digitale. Non sarà soggetta al pagamento dell’imposta di bollo e dei diritti di segreteria dovuti per qualsiasi adempimento da effettuare presso il Registro delle Imprese, nonché esclusa dal versamento dei diritti annuali alla Camera di Commercio;
  • Incentivi fiscali: per gli investimenti in start-up provenienti da persone fisiche è prevista una detrazione Irpef pari al 19%, mentre se l’investimento arriva da una società vi sarà una deduzione dall’imponibile Ires del 20% dell’investimento apportato. Questi incentivi sono validi per l’annualità in corso e fino a tutto il 2016.

Gli incentivi valgono sia per investimenti diretti in start-up, sia in caso di investimenti indiretti per il tramite di altre società che investono prevalentemente in start-up. Il beneficio fiscale è maggiore se l’investimento riguarda le start-up a vocazione sociale e quelle che operano nel settore energetico.
In questo caso le aliquote si alzano al 25% per gli investimenti di persone fisiche e al 27% in caso di investimenti da parte di società.

Iscriviti a Money.it