Dopo la proposta shock di Berlusconi di restituire l’IMU, ieri sono fioccate le polemiche (in particolare con monti per approfondimenti: Monti: Berlusconi punta al voto di scambio, rischio di usura. Berlusconi: dal Professore solo stupidaggini; faremo il condono tombale): molte le critiche dal Centro Sinistra (per approfondimenti:Bersani: da Berlusconi solo balle. Ecco le reazioni del centrosinistra alla proposta shock del Premier)
Oltre alle risposte da campagna elettorale (molte delle quali rilasciate on-line, a testimonianza di quanto i social network stiano diventando importanti per la politica), utilizzate dagli avversari per smorzare l’effetto sui sondaggi della sparata berlusconiana, sono state rilasciate anche serie considerazioni tecniche che motiverebbero l’inattuabilità della proposta del Cavaliere.
Ecco dunque tre cose che potrebbero andare storte o che non tornano riguardo il rimborso dell’IMU proposto da Berlusconi.
1) Copertura economica
Molti registrano come il dato presentato da Berlusconi, relativo alla somma da reperire per tappare il buco conseguente al rimborso dell’IMU, sia parziale.
Infatti il Cavaliere ha parlato di 4 miliardi di euro.
Ma questi soldi basterebbero a coprire solo i rimborsi, mentre andrebbe tenuto conto dell’ammanco causato dalla soppressione della tassa: cosa che raddoppierebbe la cifra.
Ecco dunque che si parlerebbe di 8 miliardi di euro, una cifra non elevatissima ma comunque pari allo 0,6% del PIL italiano.
Difficile parlare a cuor leggero di simili cifre in tempi di crisi.
2) Banche Svizzere
Per coprire l’operazione rimborso IMU, Berlusconi conta su uno storico accordo con la Svizzera volto a tassare i conti dei cittadini italiani in questo paese.
Purtroppo un accordo di questa portata è estremamente difficoltoso e in passato non è mai stato possibile realizzarlo.
Sembra dunque improbabile che il nuovo eventuale Governo possa riuscirci in un mese, periodo entro il quale Berlusconi ha promesso di rimborsare l’IMU.
Come fare? Ricorrendo alla Cassa Depositi e Prestiti, come è accaduto in occasione del terremoto in Emilia.
Peccato che la Cassa Depositi e Prestiti non disponga di una tale liquidità e che nel caso dovrebbe attingerla dai depositi dei conti postali dei cittadini italiani, che verrebbero dunque rimborsati con i loro stessi risparmi.
3)Pressione Fiscale
La restituzione dell’IMU è stata presentata da Berlusconi come un modo di restituire agli italiani la fiducia nei confronti dello Stato e ridurre la pressione fiscale.
Il problema è che una simile operazione potrebbe costare cara all’Italia in termini di credibilità in Europa, e minare la possibilità di veder esaudita l’eventualità di una richiesta di aiuti, qualora se ne presentasse la necessità.
Inoltre, benché Berlusconi abbia accennato a non meglio identificati tagli alla spesa dello Stato sprecone, buona parte dei soldi necessari alla copertura dell’operazione dovrebbero rientrare attraverso la tassazione di beni di non prima necessità.
Una proposta molto ragionevole, ma va comunque chiarito che la cosa non comporta in alcun modo una diminuzione della pressione fiscale, che anzi tenderà ad innalzarsi.
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