Green pass, cos’è la regola 2G: l’Italia presto farà come Austria e Germania?

Alessandro Cipolla

17 Novembre 2021 - 10:41

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Germania e Austria per fronteggiare questa nuova ondata del Covid hanno deciso di puntare tutto sul 2G: cos’è questa regola inerente al green pass che è stata invocata anche in Italia.

Green pass, cos’è la regola 2G: l’Italia presto farà come Austria e Germania?

La regola 2G presto potrebbe essere applicata anche in Italia, dopo che Austria e Germania hanno deciso di puntare tutto su una stretta in materia di green pass per fronteggiare la quarta ondata Covid che sta duramente colpendo i due Paesi.

Del resto i recenti numeri hanno spaventato non poco Vienna e Berlino, paradossalmente entrambi al momento retti da Governi temporanei: in Austria dopo le dimissioni del cancelliere Sebastian Kurz alla guida c’è Alexander Schallenberg, in precedenza ministro degli Esteri, mentre in Germania il socialista Olaf Scholz ancora deve entrare in carica dopo il successo alle recenti elezioni federali.

Fatto sta che in Austria negli ultimi giorni si è costantemente andati oltre la soglia dei 10.000 nuovi casi al giorno, con le terapie intensive che si starebbero rapidamente riempiendo come mai successo da quando è iniziata la pandemia.

Pesante anche la situazione in Germania dove nelle ultime 24 ore sono stati oltre 50.000 i nuovi casi con 292 decessi. Giusto per dare un’idea della gravità del momento, l’incidenza dei contagi è salita a 312,4 casi per 100.000 abitanti: lo scorso Natale quando la campagna vaccinale era appena partita, Angela Merkel aveva optato per un lockdown che è stato allentato solo quando si è scesi soto i 50 casi per ogni 100.000 abitanti.

Ma cos’è allora questa regola del 2G legata al green pass adottata dai due Paesi e invocata da molti politici anche in Italia?

La regola 2G per il green pass

Il primo paese a prevedere la regola 2G per il green pass è stato l’Austria, con diversi Länder in Germania che adesso hanno seguito l’esempio di Vienna anticipando le mosse di Berlino dove ancora si attende l’insediamento di Olaf Scholz.

Le 2G stanno per geimpft (vaccinati) e genesen (guariti). In sostanza a differenza di quanto accade adesso in Italia, il green pass non viene rilasciato a chi fa un tampone negativo ma solo a chi è vaccinato o guarito dal Covid. Una scelta che in Austria ha già provocato un boom di vaccinazioni.

Dallo scorso otto novembre in Austria si può accedere nei bar, ristoranti, hotel ma anche parrucchieri e impianti sciistici, solo se in possesso del green pass 2G, mentre in alcuni Länder tedeschi come la Baviera questa regola vale anche per piscine o palestre.

Alcune Regioni della Germania hanno previsto pure il “2G Plus”, ovvero il poter accedere a un determinato evento soltanto dopo aver fatto anche un tampone negativo che così si aggiunge al vaccino o alla guarigione.

In Italia dove il green pass è obbligatorio anche per recarsi nei luoghi di lavoro, il presidente della Provincia Autonoma di Bolzano Arno Kompatscher ha ipotizzato l’utilizzo della regola 2G ma solo per recarsi in alcuni luoghi pubblici. Ricordiamo che quella di Bolzano è una delle provincie fanalino di coda nelle vaccinazioni.

Anche Matteo Renzi si è detto favorevole a seguire il modello austriaco, così come molti Presidenti di Regione hanno invocato restrizioni solo per chi non è vaccinato. Contrario invece Matteo Salvini.

Una ulteriore stretta sul green pass però non sembrerebbe essere al momento tra i piani del Governo, ma non è da escludere che alcuni territori possano decidere in autonomia di inasprire le misure in caso di un forte aumento dei contagi.

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