Grecia: dati rassicuranti e sempre maggiore fiducia. Il peggio è davvero passato?

Erika Di Dio

30 Gennaio 2013 - 12:21

Grecia: dati rassicuranti e sempre maggiore fiducia. Il peggio è davvero passato?

"Il peggio della crisi in Grecia è passato", dice il governatore della banca centrale, dopo che i rendimenti dei titoli di stato greci a 10 anni sono scesi sotto il 10% per la prima volta in più di due anni.

George Provopoulos ha detto al Financial Times, "La stragrande maggioranza dei Greci crede che l’uscita dall’eurozona non sia più sul tavolo, il che significa maggiore fiducia". Anche le finanze pubbliche della Grecia e la competitività sono migliorate.

L’economia della Grecia deve ancora affrontare un altro anno brutale. La disoccupazione ha raggiunto il 26% della forza lavoro e il prodotto interno lordo dovrebbe registrare una contrazione del 4% o più quest’anno. Ma Provopoulos ha detto, "La cosa importante è che, sebbene il Pil continua a contrarsi, la fiducia è in continuo miglioramento". Anche nei momenti più tesi, è stata conservata la stabilità del sistema bancario. "Abbiamo assistito al peggio nel mio paese. Abbiamo voltato pagina".

Dati rassicuranti

Nel Giugno dello scorso anno, le banche greche hanno visto crollare i depositi di 87 miliardi di euro. Nella seconda metà dell’anno, sono tornati 15 miliardi, e Provopoulos prevede "altri 15 miliardi nel prossimo anno e mezzo", aggiungendo che alcuni fondi sono anche tornati da oltreoceano. I rendimenti delle obbligazioni sono diminuiti drasticamente in Spagna, Italia, Portogallo e Irlanda e Grecia, dopo che la Banca centrale europea si è impegnata l’anno scorso per preservare l’integrità dell’Unione monetaria europea.

La sempre maggiore convinzione degli investitori che la Grecia resterà nell’Eurozona, così come una generosa operazione di riacquisto dei bond finanziati dall’Eurozona, hanno fatto salire alle stelle il prezzo dei bond greci e così gli oneri finanziari sono scesi sotto il 10% per la prima volta da Ottobre 2010. Anche la Borsa di Atene ha goduto di un inizio di anno positivo, subendo un rally a quasi l’11%.

Ostacoli ancora da affrontare

Ma anche se la Grecia sta godendo di una pausa dall’oscurità degli ultimi 3 anni, e il rischio di rivolta sociale sembra allontanarsi, ci sono ancora molte sfide da affrontare. L’Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale stanno stanno facendo sempre più pressione per un provvedimento severo sulla questione evasione fiscale, per un costo stimato per il governo di 30 miliardi annuali di mancate entrate.

Atene è anche sotto pressione per accelerare le privatizzazioni. Quest’anno è stato chiesto di raccogliere 2,6 miliardi dalla vendita di società controllate dallo Stato e proprietà. Se i ricavi non raggiungeranno il target, il deficit dovrà essere compensato attraverso immediati tagli alla spesa.

Nel frattempo, il completamento della ricapitalizzazione da 50 miliardi delle quattro maggiori banche greche dovrà essere rinviato di altri 2 mesi, fino a Giugno, il che potrebbe ritardare una ripresa economica.

Provopoulos ha detto che la fiducia in Grecia è stata favorita dalla spinta dei politici dell’eurozona verso una "maggiore integrazione europea". "Qualcuno di noi vorrebbe vedere progressi ancora più audaci e veloci in questa direzione, ma il processo politico richiede tempo".

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: Financial Times

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