Traduciamo un articolo tratto da Money Beat sulla decisione da parte del governo greco di una nuova emissione di titoli pubblici sul mercato.
La Grecia vuole ricominciare da capo. Dopo aver raggiunto, per la prima volta nell’arco di un decennio, il suo primo surplus di bilancio, il paese al centro della crisi di debito europea ha intenzione di emettere nuovi titoli di stato sul mercato, possibilmente nella seconda metà dell’anno - per la prima volta dalla primavera del 2010.
Atene ritorna sul mercato?
Alcuni esponenti del governo greco hanno espresso il desiderio di riportare il paese sul mercato. La settimana scorsa il ministro delle finanze Yannis Stournaras ha parlato dell’argomento in un incontro con i giornalisti stranieri in visita ad Atene, in quanto la Grecia è attualmente alla guida dell’Unione Europea.
Se la Grecia dovesse effettivamente tornare a finanziarsi sul mercato, la situazione sarebbe simile a quella sperimentata ultimamente da Irlanda e Portogallo dopo l’uscita dai piani di salvataggio. Entrambi questi paesi, infatti, hanno ricominciato a finanziasi sul mercato.
Una buona opportunità
La Grecia, per i prossimi sei mesi alla guida del Consiglio dell’Unione Europea, è in una buona posizione da un punto di vista dell’immagine per dare agli investitori il tempo di assorbire i suoi piani di finanziamento e per il governo di pubblicizzare i risultati delle riforme attuate. Non appena le paure di un’eventuale uscita dall’Euro sono terminate, i rendimenti dei titoli greci sono caduti significativamente. Allo stato attuale, il rendimenti dei titoli pubblici ellenici a 10 anni stazionano al 7,68%.
Non solo buone notizie
Tuttavia le buone notizie si fermano qui. Nonostante i progressi fatti dalla Grecia negli ultimi anni, analisti ed investitori ritengono che un’emissione di titoli greci quest’anno è quanto meno ambiziosa. Infatti i rendimenti dei titoli greci rimangono comunque molto più elevati di quelli irlandesi, spagnoli, portoghesi e italiani - e ad un livello troppo elevato per pensare realisticamente ad una nuova emissione quest’anno. Il livello corrente dei rendimenti dei bond ellenici è più elevato del rendimento che spinse Irlanda e Portogallo ad entrare nei piani di salvataggio della Troika.
Gli analisti, inoltre, osservano che un rischio politico ed economico in Grecia è ancora presente, poichè l’economia continua ad essere in recessione e la disoccupazione rimane vicina al 28%. L’euforia del mercato non può quindi dimenticare l’alto livello di rischio che continua ad essere osservato in Grecia. Per quanto riguarda il rischio politico, è d’obbligo citare la traballante maggioranza del Parlamento - la quale detiene solo tre seggi in più rispetto all’opposizione.
Libera traduzione da Emese Bartha per Money Beat
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