Grana Padano rassicura: “Ogni etichetta indica la presenza di lisozimi”

E. C.

27/06/2021

27/06/2021 - 20:22

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Non ci sono lisozimi non indicati sull’etichetta della Grana Padano: nessuna allerta alimentare, lo assicura il Consorzio.

Grana Padano rassicura: “Ogni etichetta indica la presenza di lisozimi”

Grano Padano assicura: ogni etichetta indica la presenza di lisozimi.

Nei giorni scorsi vi abbiamo riportato la notizia riguardante la notifica UE 2021.3342 del 25 giugno con la quale è stato chiesto a Grana Padano di indicare sull’etichetta un lisozima apparentemente non dichiarato.

Come vi abbiamo già spiegato, la Rapid Alert System for Food and Feed della Commissione Europea - altrimenti nota con l’acronimo di RASFF - non ha trovato nulla di nocivo nel Grana Padano, uno dei più noti prodotti in tutto il mondo del made in Italy culinario. Semplicemente, dall’UE è arrivata l’indicazione riguardante la mancanza d’indicazione di un lisozima, sostanza che può provocare allergia e che quindi deve essere indicata sull’etichetta.

Immediata la risposta del Consorzio Tutela Grana Padano, che ci tiene a spiegare che “non è mai esistita in commercio alcuna confezione riportante la scritta e il logo Grana Padano in cui sia omessa l’evidenza della presenza del lisozima da uovo”.

Questo perché “il Consorzio di Tutela e l’organo terzo di controllo incaricato dal Mipaaft impongono che in etichetta venga sempre riportata la presenza del lisozima da uovo. Non esiste pertanto alcun alert verso il Consorzio di Tutela o il prodotto in quanto tale”.

Detto questo, il Consorzio “rassicura tutti i consumatori nazionali e mondiali che il Grana Padano DOP non ha nessunissimo problema sanitario, che è sempre stato tutto correttamente indicato sulle etichette di Grana Padano e che per questo e continuerà ad essere il prodotto DOP più consumato al mondo”.

Che cos’è il lisozima presente in Grana Padano

Ricordiamo, comunque, che il lisozima in questione non è di per sé dannoso per l’organismo.

Il lisozima è un enzima con struttura polipeptidica che naturalmente è presente in alcune secrezioni animali, come ad esempio le lacrime dell’uomo. Inoltre, è presente anche nell’albume d’uovo.

Si tratta di una delle pochissime sostanze di origine animale ad attività antibiotica e il suo ruolo è quello di attaccare le pareti dei batteri, in modo da renderli vulnerabili e da limitare la loro capacità di sviluppo.

Non si tratta, perciò, di qualche sostanza chimica o aggiunta, né nociva per tutti. Tuttavia, è un allergene per alcune persone e, quindi, come da regolamento europeo, va dichiarata sull’etichetta del prodotto in maniera chiara.

Infatti, è molto pericoloso non dichiarare allergeni sulle etichette. Alcune persone potrebbero solo presentare sintomi lievi, come gonfiore o irritazioni della pelle o ancora reazioni nelle mucose della bocca, ma alcuni soggetti potrebbero avere reazioni gravi. In casi estremi, potrebbe addirittura verificarsi uno shock anafilattico che potrebbe rivelarsi anche letale.

Ma nessun problema per Grana Padano, poiché come spiegato a noi di Money.it non ci sono assolutamente rischi di alcun genere visto che il lisozima in questione è da sempre indicato nelle etichette.

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