Governo in ginocchio davanti alla Troika. Il video di Nessuno

Maurizio Contini

29 Dicembre 2016 - 07:25

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Il Governo appena insediatosi sembra essere già asservito alla Troika e proprio per tale ragione l’Europa non ha più paura di una possibile crisi del sistema italiano. Ecco cosa ci dice Nessuno di La Gabbia.

Governo in ginocchio davanti alla Troika. Il video di Nessuno

La Troika sembra essere sempre più vicina all’Italia e al nuovo Governo Gentiloni. Le voci di un arrivo della Troika in Italia arrivano da più parti e lo stesso braccio destro di Angela Merkel ribadisce che se l’Italia non cambierà a breve sarà la Troika a dover intervenire.

Sebbene la situazione di Mps si sia aggravata, sia stato ideato un salvataggio con soldi pubblici e tali fondi siano da inserire fuori dalla Legge di Bilancio, l’Europa non sembra aver battuto ciglio. Fate attenzione però perché se l’Europa non è intervenuta c’è una ragione!

Sembra infatti che l’intervento per l’Italia sia già bello e pronto, proprio per tale ragione non c’è alcun bisogno di fare dichiarazioni o richiamare all’ordine il Bel Paese: la strategia è già pronta.
Rimane solo da decidere quando applicarla, dato che l’Europa è convinta che sarà necessario l’intervento.

Nessuno, in un intervento a La Gabbia, spiega cosa sta succedendo e per quale motivo sembrano essere tutti così tranquilli ai piani alti. Ecco il video che vi spiega perché l’Italia è già in ginocchio di fronte alla Troika.

L’Italia si è già inchinata alla Troika: il video spiegazione di Nessuno

Dopo la vittoria del No al referendum costituzionale in Italia doveva esserci un grande scossone, sia dal punto di vista politico che finanziario. Terremoto che però non sembra essere arrivato, dal momento che i mercati hanno reagito piuttosto bene alla notizia e il governo è variato di poco.

Fatta eccezione per alcuni ministri la maggioranza degli esponenti del Governo è rimasta invariata e a lasciare il suo posto è stato solo Renzi, cedendolo a Gentiloni.
Nessun momento di panico ed isteria, sebbene il periodo non è di certo dei migliori per le banche italiane.

Miliardi di debiti e nessun tipo di copertura che possa aiutare a tamponare. L’Europa però sembra tranquilla e le alte sfere non si parlano molto di Mps e del salvataggio pubblico. Non vi sembra strano?
Nessuno, in un intervento a La Gabbia, spiega le motivazioni di questa calma, ecco le sue parole:

Quando gli eurocrati sono tranquilli voi dovete cominciare a preoccuparvi seriamente. Il commissario europeo agli affari economici: Pierre Moscovici ha detto che l’Europa non teme una crisi del sistema bancario italiano.

Guarda un po’, adesso la commissione europea è serena è non vede problemi all’orizzonte. Eppure la situazione delle banche italiane è grave, lo hanno scritto tutti i principali giornali economici europei, a partire dal Financial Times.

Repubblica ha calcolato che il buco del sistema bancario italiano è di circa 130 miliardi, fra aumenti di capitale, soldi sottratti ai risparmiatori e sofferenze varie. Anzi 130 miliardi non sono un buco, sono una voragine. Ma come mai allora l’Europa è tranquilla?

Perché sa che, comunque vada, a pagare saranno gli Italiani. Il primo problema da risolvere è quello di Monte dei Paschi di Siena, se la situazione è drammatica è dell’Europa e dei suoi camerieri, Matteo Renzi in testa.
Prima Bruxelles ha imposto il bail-in, la norma che obbliga anche i piccoli obbligazionisti a fare le spese della crisi.

Poi Renzi ha affidato tutta la pratica Mps ai suoi amici di JPMorgan, i gran visir della finanza internazionale. Ed ecco il risultato, i risparmiatori hanno perso i soldi e la banca non è stata salvata.
Per rimanere in piedi il Monte dei Paschi ha tempo fino al 31 dicembre per trovare 5 miliardi di capitali privati.

Ma fin’ora, gli investitori disposti a metterli, non si sono visti. La dirigenza di Mps ha chiesto 20 giorni di tempo in più per trovare i 5 miliardi della ricapitalizzazione, ma la BCE ha risposto che non ci possono essere proroghe.
O alla fine di dicembre saltano fuori i soldi o sono guai!

Che cosa succede se non si trovano gli investitori per salvare il Monte dei Paschi?Lo ha spiegato l’amministratore delegato Marco Morelli: “siamo pronti a ricorrere a tutte le misure possibili per mettere in sicurezza la banca”.
Sapete che cosa vuol dire? Che il governo italiano per evitare il crollo dovrà mettersi in ginocchio davanti a Bruxelles!

L’Italia dovrà fare quello che ha proposto il consigliere economico di Angela Merkel, Volker Wieland, dovrà chiedere un programma di aiuti economici al Fondo salva stati e al Fondo Monetario internazionale.
Infatti il nuovo Governo, guidato da Gentiloni, sta già preparando un decreto per chiedere aiuto al Fondo Salva Stati.

Per salvare Mps e le altre banche italiane a rischio l’Italia sarà obbligata a piegarsi alla Troika. Le autorità europee faranno un prestito e poi vi costringeranno a ripagarlo a colpi di austerità. Avete capito che cosa è successo?

Il disastro delle banche italiane è stato pilotato dalla finanza internazionale che comanda Bruxelles, così adesso, con la scusa di salvare il sistema bancario, la Troika potrà intervenire e deciderà il futuro dell’Italia.
Le intenzioni di Bruxelles sono chiare: l’eurogruppo ha già chiesto una manovra aggiuntiva da 15 miliardi e se interviene la Troika il governo sarà obbligato a farla.

Se pensate che il nuovo premier Paolo Gentiloni si opporrà a alle misure di austerità e a nuove tasse, state freschi! Forse voi non ve lo ricordate, ma il vostro Nessuno ha la memoria lunga, Gentiloni nel 2012 ad una Festa dell’Unità ha detto queste esatte parole: “Io sono assolutamente d’accordo con la patrimoniale ”. E poi ha aggiunto: “Oltre alla patrimoniale c’è bisogno di una riduzione della spesa e della dismissione dei beni pubblici”.

È esattamente quello che vuole l’Europa. Fidatevi di Nessuno e preparatevi a pagare.

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