Governo Draghi: quota 100 e patrimoniale decisive per appoggio della Lega? Le anticipazioni di Rinaldi

Martino Grassi

4 Febbraio 2021 - 16:25

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Le decisioni su quota 100 e sulla patrimoniale saranno decisive per l’appoggio della Lega al governo Draghi? Ecco le anticipazioni dell’Eurodeputato Antonio Maria Rinaldi.

Nella giornata di giovedì 4 febbraio sono iniziate le consultazioni tra le delegazioni dei partiti e Mario Draghi, il presidente incaricato di costruire il nuovo governo.

Un ruolo centrale sarà giocato dal supporto dalla Lega, ancora non del tutto scontato. Tutto il centrodestra infatti preme da tempo per poter tornare alle urne e far decidere al popolo il nuovo governo. L’ago della bilancia potrebbero essere le proposte di Draghi su alcuni temi caldi, come la questione della patrimoniale e di quota 100, spiega L’eurodeputato della Lega Antonio Maria Rinaldi nel corso di un’intervista per Money.it.

Governo Draghi: quota 100 e patrimoniale decisive per appoggio della Lega?

La figura di Draghi, precisa Rinaldi, è sicuramente un persona di altissimo profilo, particolarmente “gradito agli establishment internazionali e in particolare a quello europeo ma bisogna vedere se è gradito agli italiani, perché fino a prova contraria gli azionisti di maggioranza del Paese Italia sono proprio i cittadini”.

A partire da oggi avranno luogo le consultazioni con le delegazioni dei vari partiti, con cui Draghi cercherà di capire se può contare sull’appoggio dei partiti ed ottenere una maggioranza. “Per quanto riguarda la Lega vi assicuro che non c’è alcun pregiudizio ma si andrà a vedere sui contenuti”, precisa l’Eurodeputato.

Sicuramente, aggiunge Rinaldi, se Draghi proporrà di “cancellare quota 100”, perché “le raccomandazioni del consiglio europeo sono quelle di togliere questi privilegi alle pensioni”, di introdurre una nuova patrimoniale e aumentare gli “estimi catastali, quindi vuol dire un’ulteriore mazzata visto che l’80% delle famiglie italiane sono proprietarie di casa”, la Lega non ne sarà felice. Se invece le consultazioni prenderanno un’altra piega, la Lega si riserva di valutare in Parlamento, volta per volta, e di dare il supporto nell’interesse supremo del Paese”, conclude Rinaldi.

Lega: andare alle votazioni entro settembre

Ancora non sono chiare quali saranno le sorti del prossimo governo e soprattutto se sarà completamente tecnico o se invece avrà anche una componente politica. Rinaldi però aggiunge che “in Italia c’è un’aspettativa nei confronti della classe politica e di rinnovarla”, e quindi di tornare alle elezioni a settembre.

L’Eurodeputato si dice “pienamente d’accordo” su questo aspetto, ribadendo però, che al momento il rapporto della Lega, nei confronti dell’ipotetico governo Draghi, resta quello di disponibilità nel fornire il suo supporto, volta per volta, in Parlamento, ma l’obiettivo è di andare entro settembre alle votazioni

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