Governo Draghi: consultazioni finite. Che succede adesso?

Violetta Silvestri

6 Febbraio 2021 - 20:31

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Governo Draghi: le consultazioni sono appena finite. Cosa succede adesso e quali saranno le mosse di partiti e dell’ex banchiere?

Governo Draghi: consultazioni finite. Che succede adesso?

Governo Draghi: finito il primo giro di consultazioni, come sono andate?

Si possono tirare le prime somme dopo che l’ex banchiere ha avuto colloqui con tutte forze politiche del Parlamento italiano.

L’atmosfera resta sospesa, nonostante la maggioranza inizia a delinearsi per un potenziale esecutivo Draghi. Partito Democratico, Forza Italia, Italia Viva, Leu, Autonomie, Lega, Movimento 5 Stelle si sono detti disponibili all’appoggio, pur con toni e motivazioni non uniformi.

Mario Draghi, al momento, non ha lasciato alcuna dichiarazione con la chiusura degli ultimi incontri di sabato 6 febbraio.

Ora si spengono i riflettori ufficiali della politica nazionale, in attesa di una nuova e intensa - forse decisiva - settimana di interlocuzioni. Restano accesi, però, i fari delle direzioni di partito: cosa succede adesso?

Il Governo Draghi sta davvero per nascere?

Cosa succede ora per il Governo Draghi?

Apparentemente si profila un fine settimana di silenzio, calma, probabilmente riflessione. In realtà, gli ambienti partititici saranno tutti in fibrillazione.

Il giro di consultazioni si è concluso: il Governo Draghi nascerà? La prossima settimana sarà quella decisiva: l’ex banchiere risentirà probabilmente di nuovo tutte le forze politiche, che, nel frattempo, avranno avuto il tempo di decantare quanto accaduto in questi giorni.

Quasi certa è la convocazione delle parti sociali, visto che uno dei compiti di questo esecutivo di emergenza è dare una strategia efficace a economia, sviluppo, lavoro, coesione sociale.

Draghi vorrà avere il quadro più limpido possibile, senza escludere nessun protagonista di questa delicata fase di ricostruzione dell’Italia.

Non c’è ancora un calendario ufficiale delle mosse dell’incaricato alla presidenza del Consiglio e il Quirinale non ha dato scadenze temporali. Comunque bisognerà sciogliere i nodi al più presto: fonti ufficiose parlano di un possibile nuovo Governo già da giovedì prossimo.

Draghi e i malumori dei partiti: cosa accadrà?

Il vero rompicapo di Draghi, adesso che tutte le forze politiche sono uscite allo scoperto, sarà trovare la sintesi tra partiti così diversi che vogliono tutti partecipare al bene del Paese. Ma con idee a volte opposte e una serie di veti non detti ma esistenti.

La sorpresa più grande in questo giro di consultazioni è arrivata da Salvini: la Lega ha aperto a Draghi con la massima disponibilità, senza veti o condizioni e, per ora, senza parlare di ministri e nomine.

Il leader del Carroccio vuole esserci a tutti i costi e questo suo improvvisato protagonismo e inaspettato elogio all’ex banchiere ha un po’ spiazzato gli avversari.

Il PD si sarebbe innervosito (anche perché Salvini ha dato indicazioni sui temi, il primo la pace fiscale) tanto che hanno iniziato a circolare voci su un possibile appoggio esterno al Governo Draghi (poi smentite da una nota ufficiale).

Non piace molto ai dem l’idea di ritrovarsi fianco a fianco con il sovranista Salvini, magari sopportando anche ministri in area Lega. Cuperlo ha fatto sapere in una dichiarazione che il PD dovrebbe dare l’appoggio a un Governo di scopo, mettendo in primo piano vaccini, epidemia, Recovery Plan. Tradotto: le grandi riforme di sistema, come quelle della giustizia o del sistema fiscale, sono impossibili con la Lega. La migliore via di uscita dall’impasse sarebbe un esecutivo Draghi con l’attuale maggioranza.

Clima sommesso anche dal Movimento 5 Stelle. Crimi ha parlato di disponibilità ad appoggiare Draghi, ma partendo dalla maggioranza politica del Governo Conte e senza smantellare ciò che è stato fatto, come il reddito di Cittadinanza.

I grillini non sono sembrati entusiasti e il fatto che Grillo, presente alle consultazioni, non abbia rilasciato dichiarazioni la dice lunga sulle incertezze ancora evidenti nel movimento. La paura è veder smantellate alcuni punti chiave, come il Reddito di cittadinanza, con l’ingombrante presenza di Salvini?

Per ora, Italia Viva gongola con Renzi nelle vesti di artefice di questo capolavoro politico che ha portato il prestigio di Draghi. E il centrodestra si è diviso, anche se non sembra esserci un clima di frattura tra i suoi leader.

Si vedrà, alle prossime elezioni, come si ricompatteranno Meloni, Salvini, Berlusconi ora divisi.

Maggiori tormenti sembrano essere sorti nel centro-sinistra, con LeU freddo e attento alle mosse di Draghi se c’è l’appoggio di forze di destra e PD infastidito dall’epilogo che vede Salvini così determinante.

In questa cornice, Draghi dovrà iniziare a fare una sintesi. Il suo Governo si avvicina, ma la prossima settimana sarà cruciale: probabilmente sul tavolo ci saranno temi e nomi del prossimo esecutivo. Tutto è ancora possibile.

Il calendario del secondo giro di consultazioni

Intanto è stato definito anche il calendario del secondo giro di consultazioni che potrebbe essere decisivo per la formazione del nuovo governo. Gli incontri riprenderanno il prossimo lunedì alle 15 e si concluderanno martedì. Ecco il programma degli incontri:

Lunedì 8 febbraio 2021

  • ore 15-15.15 Gruppo Misto della Camera, Minoranze linguistiche (Componente Gruppo Misto);
  • ore 15.30-15.45 MAIE, PSI (Componente Gruppo Misto Camera);
  • ore 16-16.15 Azione, + Europa, Radicali italiani (Componente Gruppo Misto Camera) + Europa, Azione (Componente Gruppo Misto Senato);
  • ore 16.30-16.45 Noi con l’Italia, USEI, Cambiamo!, Alleanza di centro (Componente Gruppo Misto Camera), Idea e Cambiamo(Componente Gruppo Misto Senato);
  • ore 17-17.15 Centro Democratico, Italiani in Europa (Componente Gruppo Misto Camera);
  • ore 17.30-18 Gruppo Per le autonomie (SVP - PATT, UV) del Senato.

Martedì 9 febbraio 2021

  • Ore 11-11.30 Gruppo Europeisti, MAIE, Centro Democratico Senato;
  • ore 11.45-12.15 Gruppo Liberi e Uguali Camera, Componente Liberi e Uguali Senato;
  • ore 12.30-13 Gruppi Italia Viva della Camera e Italia Viva, PSI del Senato;
  • ore 13.15-13.45 Gruppi Fratelli d’Italia della Camera e del Senato;
  • ore 15-15.30 Gruppi Partito Democratico della Camera e del Senato;
  • ore 15.45-16.15 Gruppi Forza Italia, Berlusconi Presidente della Camera e Forza Italia, Berlusconi Presidente, UDC del Senato;
  • ore 16.30-17 Gruppi Lega-Salvini Premier della Camera Lega, Salvini Premier, Partito Sardo d’Azione del Senato;
  • ore 17.15-17.45 Gruppi MoVimento 5 Stelle della Camera e del Senato

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