Proseguono le audizioni al Congresso su armi nucleari, ciberguerra e flotte di portaerei. Gli Stati Uniti si preparano alla terza Guerra Mondiale (ma non contro l’ISIS).
Le forze militari e di intelligence degli Stati Uniti sono impegnate nei preparativi per una terza Guerra Mondiale - ma non contro l’ISIS.
Che il Pentagono sia o meno preoccupato delle tensioni internazionali in corso, da parte del Congresso sembra che un conflitto militare contro la Cina e/o la Russia sia ormai inevitabile. Una simile prospettiva è diventata la forza trainante della sua pianificazione strategica.
Stati Uniti verso la terza Guerra Mondiale: le ultime audizioni al Congresso
Tre audizioni al Congresso martedì scorso hanno dimostrato che la preparazione alla terza Guerra Mondiale negli Stati Uniti è una realtà. La Commissione del Senato per i Servizi Armati ha tenuto una lunga udienza sulla “ciberguerra” (cyberwarfare, in inglese).
Il seguito, la sottocommissione della Camera per le Forze Armate ha riferito circa le dimensioni attuali e la distribuzione della flotta di portaerei degli Stati Uniti, mentre un’altra sottocommissione dello stesso settore ha discusso della modernizzazione delle armi nucleari statunitensi.
Nessuna di queste relazioni ha evidenziato le implicazioni dei preparativi ad una guerra da parte degli Stati Uniti, o in che modo una guerra tra le due potenze legate alle arme nucleari possa influire sulla sopravvivenza della razza umana, e anche sulla vita sul nostro pianeta. Al contrario, le udienze sono state degli esempi di ciò che potrebbe essere chiamata una preparazione di routine ad una Terza Guerra Mondiale.
Una guerra degli Stati Uniti contro Cina e/o Russia è stata presa come per scontata, e le relazioni di senatori e deputati, democratici e repubblicani, hanno incluso esclusivamente i modi per prevalere in un conflitto di tale portata.
Le udienze della scorsa settimana fanno parte di un progetto più grande. I relatori hanno fatto riferimento ad interventi tenuti da altri relatori in passato.
Senatori e deputati hanno riportato altre testimonianze di altri relatori. In altre parole, la preparazione per una terza Guerra Mondiale usando armi informatiche, portaerei, bombardieri, missili e tutta un’altra vasta gamma di armi, è in fase di sviluppo da un lungo periodo di tempo. Non sono una risposta gli avvenimenti recenti nel Mar Cinese Meridionale, in Ucraina, in Siria o altrove.
Ognuno di questi interventi ha presunto l’arrivo di una guerra tra gli Stati Uniti un’altra grande potenza (a volte senza nominarla, a volte riferendosi esplicitamente alla Cina o alla Russia) in arrivo in un lasso di tempo relativamente breve - anni anziché decenni.
Stati Uniti, terza Guerra Mondiale - ma non contro l’ISIS
Tuttavia, la minaccia del terrorismo, pubblicizzata incessantemente per far impazzire l’opinione pubblica, sembra venir minimizzata, data per scontata. Durante l’intervento in Parlamento riguardo la guerra informatica, in risposta alle domande della democratica Jeanne Shaheen, i relatori hanno dichiarato che la paura più grande riguarda altri Paesi, non i terroristi.
Una guerra tra gli Stati Uniti e una grande potenza come la Cina o la Russia, anche se fosse possibile evitare gli attacchi nucleari totali, comporterebbe una mobilitazione colossale di risorse da parte della società, sia economica che umana.
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