Giovani e impresa: le agevolazioni previste per gli imprenditori under 35

Felice Bianchini

31 Dicembre 2021 - 09:30

Fare impresa in Italia per chi ha meno di 35 anni può sembrare una sfida impossibile. Per renderla meno grave, esistono delle agevolazioni dedicate a chi è più giovane. Ecco quali sono.

Giovani e impresa: le agevolazioni previste per gli imprenditori under 35

Si sente spesso dire che i giovani sono il futuro e che bisogna investire su di loro, o lasciare che investano loro stessi, dando sfogo alla creatività e all’ingegno. Ma in concreto quali incentivi e agevolazioni sono in campo per un giovane che vuole lanciarsi nel mondo dell’impresa?

Tra le misure disegnate a sostenere gli (aspiranti) imprenditori con un’età inferiore ai 35 anni troviamo:

  • «Oltre nuove imprese a tasso zero»;
  • «Resto al sud» (o «Resto qui»);
  • progetto «Garanzia Giovani» e Nuovo SELFIEmployment .

Giovani imprenditori: le agevolazioni previste

Di seguito i dettagli sulle maggiori agevolazioni al momento attive dedicate ai giovani.

Oltre nuove imprese a tasso zero

Finanziamento gestito da Invitalia, dedicato a chi vuole creare una nuova attività o ampliarne una esistente, che copre il 90% delle spese ammissibili.

Le imprese interessate sono quelle nate da meno di 5 anni e composte almeno al 51% (anche in termini di apporto di capitale) da persone di età compresa tra i 18 e i 35 anni. Anche singoli individui possono presentare domanda, a patto che la società nasca dopo aver ottenuto le agevolazioni.

In concreto, viene stipulato un mutuo che copre, come detto, fino al 90% dell’investimento (per un massimo di 1,5 milioni) - il resto dev’essere capitale proprio -, e che può essere restituito in 8 anni a partire dalla data dell’ultima erogazione. Si può dividere il pagamento in due rate semestrali con scadenza 31 maggio e 30 novembre di ogni anno.

Le spese ammissibili per l’investimento da finanziare sono, per esempio:

  • ristrutturazioni e acquisti d’immobili;
  • macchinari e impianti;
  • software e strumenti tecnologici;
  • strumenti di privativa industriale;
  • consulenze tecniche.

Per ottenere il finanziamento bisogna presentare la domanda scaricando il modulo dal sito di Invitalia e attendere di essere chiamati per un primo colloquio, in cui viene valutata la credibilità e la competenza dei richiedenti, nonché la validità e la coerenza del progetto.

Se si supera il primo colloquio, verranno richiesti i dettagli economici e finanziari e se ne farà un secondo in cui si valuta la prospettiva di mercato dell’idea. Se si supera anche il secondo, si otterranno i fondi. Per la presentazione della domanda non è previsto un termine di scadenza, ma i fondi verranno erogati fino a esaurimento.

Resto al sud

Resto al sud è un’altra misura che fa capo a Invitalia e che si prefigge l’obiettivo di combattere lo spopolamento e la deindustrializzazione del mezzogiorno. Oltre a tutti i residenti nelle regioni del sud, possono beneficiarne anche i residenti in Lazio, Marche e Umbria (si può, entro 60 giorni - 120 se si è residenti all’estero - spostare la residenza).

I destinatari sono tutti quelli che hanno un’età compresa tra i 18 e i 55 anni che vogliono attivarsi o sono attivi (da non prima del 2017) nel campo dell’industria, dell’artigianato, della trasformazione dei prodotti agricoli, o di pesca e acquacoltura. I fondi disponibili sono 1,250 miliardi.

La copertura è del 100% delle spese (50% fondo perduto, 50% prestito dal fondo PMI), per un massimo di 50 mila euro a persona, fino a un massimo di 200 mila per società di 4 persone.

I soldi possono essere spesi per:

  • ristrutturare immobili;
  • acquistare macchinari e impianti;
  • acquistare software o strumenti tecnologici;
  • pagare materie prime, materiali di consumo e canoni vari (fino a un massimo del 20% della spesa).

Se si decide di ottenere il finanziamento:

  • non si può essere beneficiari di un altro finanziamento e ci si deve impegnare a non usufruirne di nuovi;
  • non si può avere un contratto di lavoro a tempo indeterminato, né stipularne uno fino alla fine della durata del finanziamento;
  • non si può avere una partita IVA attiva negli ultimi 12 mesi per un’attività come quella per cui si chiede il finanziamento.

Per presentare la domanda bisogna avere l’identità digitale SPID, accedere all’area dedicata, compilare il modulo online sul sito di Invitalia, firmare digitalmente il documento e inviarlo a mezzo PEC.

Dopo 60 giorni verrà data una risposta con appuntamento per un colloquio online.

Garanzia Giovani e Nuovo SELFIEmployment

Programma europeo che si prefigge l’obiettivo di aiutare i giovani (dai 15 ai 29 anni) a trovare lavoro o aprire una nuova attività. L’aiuto consiste in programmi di formazione o assistenza nella ricerca del lavoro o dell’avvio di un’attività. Nel caso di aspiranti imprenditori, l’assistenza si traduce in vero e proprio lavoro fianco a fianco con dei tutor, che coprono sia aspetti legali, burocratici, sia quelli economici e finanziari.

Per presentare domanda basta recarsi sul sito dedicato del governo, seguire le indicazioni per la modulistica online e l’iscrizione al sito. Una volta completata la pratica, bisogna attendere massimo 60 giorni per ricevere una risposta dalla Regione, che indicherà il percorso da seguire.

Chi ha fatto domanda per Garanzia Giovani può anche accedere a SELFIEmployment: un finanziamento studiato per chi ha tra i 18 e i 29 anni, in particolare per i cosiddetti NEET, ossia chi non studia e non segue un corso di formazione. Possono richiederlo anche: imprese individuali, società di persone e cooperative (con al massimo 9 soci).

La misura è gestita da Invitalia in collaborazione con Anpal. Si tratta di un prestito a tasso zero e senza garanzie che copre al 100% le spese di progetti che possono andare dai 5 mila ai 50 mila euro. Le possibilità sono 3:

  1. microcredito: da 5 mila a 25 mila euro;
  2. microcredito esteso: da 25 mila a 35 mila euro;
  3. piccolo prestito: da 35 mila a 50 mila euro.

Sono finanziabili attività di tutti i settori, eccetto attività di pesca, acquacoltura o attività primarie dell’agricoltura. Bisogna entro 3 mesi costituire una società e stabilire una sede operativa. Il progetto di investimento andrà poi completato entro 18 mesi. Le spese ammissibili sono:

  • strumenti e macchinari;
  • sistemi operativi e apparecchiature tecnologiche (hardware e software);
  • ristrutturazioni di immobili;
  • spese per locazione, utenze o servizi di tipo informatico e simili;
  • salari e stipendi.

Il prestito va restituito entro 7 anni, con rate mensili che partono dalla data di erogazione dell’ultima parte del finanziamento.

Per presentare la domanda occorre essere muniti di identità e firma digitali e seguire le indicazioni reperibili sul sito di Invitalia. Dopo un colloquio conoscitivo da remoto (facoltativo), verrà comunicato, a 60 giorni dalla presentazione della domanda, l’esito della valutazione del progetto.

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