Gestione separata 2015: aliquote e guida all’iscrizione

Valentina Pennacchio

12/02/2015

Guida all’iscrizione alla Gestione Separata INPS: aliquote 2015, massimale e minimale. Ecco come fare domanda.

Gestione separata 2015: aliquote e guida all’iscrizione

La Gestione Separata è un fondo pensionistico istituito con la riforma Dini (L. 335/95, art. 2, c. 26) e finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati, ovvero:

  • le categorie di liberi professionisti per cui non è stata prevista una specifica cassa previdenziale (sul tema: Previdenza Professionisti: Gestione separata o Cassa di previdenza?);
  • la maggior parte delle forme di collaborazione coordinata e continuativa;
  • la categoria dei venditori a domicilio;
  • gli spedizionieri doganali non dipendenti;
  • gli assegni di ricerca;
  • i beneficiari di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;
  • gli amministratori locali;
  • i beneficiari di borse di studio a sostegno della mobilità internazionale degli studenti (solo da maggio a dicembre 2003) e degli assegni per attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero;
  • i lavoratori autonomi occasionali;
  • gli associati in partecipazione;
  • i medici con contratto di formazione specialistica;
  • i Volontari del Servizio Civile Nazionale (avviati dal 2006 al 2008);
  • i prestatori di lavoro occasionale accessorio.

Come iscriversi alla Gestione separata?

E’ possibile procedere all’iscrizione alla Gestione Separata:

Gestione Separata 2015: aliquote, massimale e minimale

La circolare INPS n. 27 del 5 febbraio 2015 ha fornito le informazioni sulle aliquote 2015, il massimale ed il minimale previsto.

Liberi professionisti e Collaboratori Aliquote
Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie 30,72% (30 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva)
Soggetti titolari di pensione (diretta e indiretta) o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie 23,50%

Il massimale annuo di reddito per l’anno 2015 è di 100.324,00 euro; mentre il minimale è pari a 15.548,00.

Di conseguenza, in merito all’accredito contributivo, come spiega l’INPS:

"gli iscritti per i quali è applicata l’aliquota del 23,50%, avranno l’accredito dell’intero anno con un contributo annuo di 3.653,78 euro, mentre gli iscritti per i quali il calcolo della contribuzione avviene applicando l’aliquota del 30,72% avranno l’accredito con un contributo annuale pari a 4.776,35 euro (di cui 4.664,40 euro ai fini pensionistici)".

Come viene ripartito l’onere contributivo?

  • Aziende committenti. La ripartizione dell’onere contributivo tra collaboratore e committente è stabilita nella misura rispettivamente di 1/3 e 2/3. L’obbligo del versamento dei contributi è in capo all’azienda, che deve procedere con il pagamento entro il 16 del mese successivo a quello di corresponsione del compenso, tramite:
    - il modello F24 telematico per i datori privati;
    - il modello F24 EP per le Amministrazioni Pubbliche.
  • Liberi professionisti. L’onere contributivo è a loro carico. Il versamento deve essere eseguito, con il modello F24 telematico, alle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi (saldo 2014, primo e secondo acconto 2015).

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