Guida all’iscrizione alla Gestione Separata INPS: aliquote 2015, massimale e minimale. Ecco come fare domanda.
La Gestione Separata è un fondo pensionistico istituito con la riforma Dini (L. 335/95, art. 2, c. 26) e finanziato con i contributi previdenziali obbligatori dei lavoratori assicurati, ovvero:
- le categorie di liberi professionisti per cui non è stata prevista una specifica cassa previdenziale (sul tema: Previdenza Professionisti: Gestione separata o Cassa di previdenza?);
- la maggior parte delle forme di collaborazione coordinata e continuativa;
- la categoria dei venditori a domicilio;
- gli spedizionieri doganali non dipendenti;
- gli assegni di ricerca;
- i beneficiari di borse di studio per la frequenza ai corsi di dottorato di ricerca;
- gli amministratori locali;
- i beneficiari di borse di studio a sostegno della mobilità internazionale degli studenti (solo da maggio a dicembre 2003) e degli assegni per attività di tutorato, didattico-integrative, propedeutiche e di recupero;
- i lavoratori autonomi occasionali;
- gli associati in partecipazione;
- i medici con contratto di formazione specialistica;
- i Volontari del Servizio Civile Nazionale (avviati dal 2006 al 2008);
- i prestatori di lavoro occasionale accessorio.
Come iscriversi alla Gestione separata?
E’ possibile procedere all’iscrizione alla Gestione Separata:
- sul sito web nella sezione servizi online muniti di PIN;
- consegnando la domanda presso le sedi INPS. Clicca sull’icona per scaricare il modulo.
Gestione Separata 2015: aliquote, massimale e minimale
La circolare INPS n. 27 del 5 febbraio 2015 ha fornito le informazioni sulle aliquote 2015, il massimale ed il minimale previsto.
| Liberi professionisti e Collaboratori | Aliquote |
| Soggetti non assicurati presso altre forme pensionistiche obbligatorie | 30,72% (30 IVS + 0,72 aliquota aggiuntiva) |
| Soggetti titolari di pensione (diretta e indiretta) o assicurati presso altre forme previdenziali obbligatorie | 23,50% |
Il massimale annuo di reddito per l’anno 2015 è di 100.324,00 euro; mentre il minimale è pari a 15.548,00.
Di conseguenza, in merito all’accredito contributivo, come spiega l’INPS:
"gli iscritti per i quali è applicata l’aliquota del 23,50%, avranno l’accredito dell’intero anno con un contributo annuo di 3.653,78 euro, mentre gli iscritti per i quali il calcolo della contribuzione avviene applicando l’aliquota del 30,72% avranno l’accredito con un contributo annuale pari a 4.776,35 euro (di cui 4.664,40 euro ai fini pensionistici)".
Come viene ripartito l’onere contributivo?
- Aziende committenti. La ripartizione dell’onere contributivo tra collaboratore e committente è stabilita nella misura rispettivamente di 1/3 e 2/3. L’obbligo del versamento dei contributi è in capo all’azienda, che deve procedere con il pagamento entro il 16 del mese successivo a quello di corresponsione del compenso, tramite:
- il modello F24 telematico per i datori privati;
- il modello F24 EP per le Amministrazioni Pubbliche. - Liberi professionisti. L’onere contributivo è a loro carico. Il versamento deve essere eseguito, con il modello F24 telematico, alle scadenze fiscali previste per il pagamento delle imposte sui redditi (saldo 2014, primo e secondo acconto 2015).
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