Germania, Daimler: come rilanciare il settore? Richiamando i pensionati

Valentina Pennacchio

10 Maggio 2014 - 18:00

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Cosa fa la Daimler per affrontare le sfide del mercato? Sfrutta le conoscenze dei pensionati, ecco come.

Germania, Daimler: come rilanciare il settore? Richiamando i pensionati

C’è chi licenzia per la crisi, c’è chi nonostante tutto assume e poi c’è chi per rilanciare il settore...chiama centinaia di pensionati.

E’ successo in Germania. La Daimler, gigante dell’industria automobilistica (proprietaria del marchio Mercedes-Benz), sta vivendo una vera rinascita (+38% di richieste dalla Cina rispetto ad aprile 2013). C’è forse un segreto?

Daimler: AAA cercasi pensionati

La Daimler ha richiamato in servizio centinaia di pensionati per sfruttare le loro competenze e quelle capacità tecniche non presenti sull’attuale mercato del lavoro.

La notizia è stata annunciata da Wilfried Porth, capo del personale, che ha spiegato come già lo scorso anno siano stati impiegati 100 pensionati per 6 mesi per la realizzazione di un progetto. Egli ha anche aggiunto che per il progetto Space Cowboys è stato messo su un pool di esperti composto da 390 pensionati, i quali vengono riconosciuti come consulenti esterni, ricevendo comunque uno stipendio su base giornaliera.

Il dipendente più anziano ha ben 75 anni, ma, nonostante ciò, la Daimler ha deciso di servirsi della professionalità dei pensionati. Porth ha spiegato:

"Effettivamente ci è capitato di non avere più nessuno che conoscesse uno speciale linguaggio di programmazione".

La sfida è ardua. Non solo rilanciare nuovi modelli, ma anche essere protagonisti di missioni in Paesi complicati come la Cina, per cui secondo Porth:

"Si è reso necessario l’uso di lavoratori più esperti, pagati con un salario non classico, ma piuttosto con speciali compensi personalizzati”.

Nonostante l’azienda sia proiettata verso il futuro, solo gli over 60 conoscono quel linguaggio datato. Allora ci chiediamo: perché non fare dei corsi di formazione per tramandare questi saperi e queste conoscenze da una generazione all’altra? E’ vero che si tratta di un’operazione costosa oggi, ma vantaggiosa nell’ottica del lungo periodo (almeno che i pensionati della Daimler non abbiano tra le mani l’elisir di lunga vita).

Un settore come l’hi-tech non andrebbe rinnovato? E soprattutto, la Germania non era promotrice dell’alternanza scuola-lavoro e dell’apprendistato?

E considerate che la Daimler non è certo un caso isolato nella Germania di Angela Merkel, in cui anche Bosch e Otto Grup hanno richiamato al lavoro pensionati.

Un altro schiaffo ai giovani, un altro furto al loro futuro.

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