Francia: nessun downgrade da Moody’s. Conferme anche sui rating UK e USA

Nicola D’Antuono

20 Settembre 2014 - 10:52

Nonostante i rumors su un possibile downgrade da parte di Moody’s, la Francia ha conservato il rating Aa1, così come il Regno Unito. Gli USA mantengono la tripla A

Francia: nessun downgrade da Moody’s. Conferme anche sui rating UK e USA

Ieri erano circolati insistentemente dei rumors che vedevano la Francia prossima a un downgrade da parte di Moody’s. Le indiscrezioni erano state riportate dal quotidiano transalpino L’Opinion, secondo il quale il Tesoro francese era stato già avvertito dall’agenzia di rating americana che da lì a poco sarebbe stato annunciato il taglio sul giudizio relativo al merito di credito di lungo termine di Parigi.

Il ministro delle Finanze francese, Michel Sapin, aveva subito smentito queste voci, chiedendo addirittura all’Autorità di controllo dei mercati finanziari di aprire un’inchiesta nei confronti del quotidiano. Alla fine la decisione di Moody’s è arrivata, ma per la Francia non ci sono state sorprese negative.

Il rating dovrano francese è stato confermato ad “Aa1”, ma l’outlook per i prossimi trimestri resta negativo. Ciò vuol dire che Parigi potrebbe ancora assaggiare la scure di Moody’s, nel caso in cui l’economia transalpina non riuscisse a venir fuori dall’attuale difficile fase congiunturale e se i conti pubblici dovessero finire nuovamente sotto pressione.

L’agenzia di rating statunitense ha sottolineato che la Francia continua a conservare “la forza del suo sistema creditizio” e ha promesso da tempo di voler dare un’accelerazione nell’implementazione delle riforme strutturali. Moody’s sottolinea che l’enorme debito pubblico resta tutto sommato gestibile, anche se l’economia annaspa e le entrate fiscali sono in diminuzione.

L’agenzia stima che Parigi riuscirà a crescere nel corso del 2014, anche se soltanto a un ritmo complessivo dello 0,4%. Il prossimo anno dovrebbe, invece, esserci un’accelerazione fino allo 0,9%. Il rapporto debito/pil sarà comunque superiore al 100%. Moody’s ha poi confermato il rating sovrano del Regno Unito, anche qui “Aa1”, ma con outlook stabile dopo il referendum per l’indipendenza della Scozia che ha visto prevalere nettamente gli unionisti.

Oltre a Moody’s è tornata in azione anche un’altra agenzia di rating. Si tratta di Fitch, che ha annunciato di aver confermato il giudizio sugli Stati Uniti ad “AAA” con outlook stabile. Secondo l’agenzia il deficit federale della prima potenza economica globale scenderà al 2,9% del pil nel 2014 dopo il 4,1% dello scorso anno. Alla fine di quest’anno il debito pubblico dovrebbe toccare il picco del 100% del pil, per poi diminuire nel 2015. Per quanto riguarda la crescita, quest’anno il pil americano viene stimato in rialzo del 2% mentre nel 2015 è atteso un robusto +3,1%.

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