Ottimismo sul raggiungimento di un accordo riguardo il debito greco alla riunione dei ministri delle finanze dell’eurozona. Intanto continua la rivolta di Atene contro l’austerity della Troika.
Il portavoce Ue Annika Breidthardt durante il briefing di mezzogiorno ha anticipato che le "istituzioni" che hanno partecipato ai colloqui tecnici di venerdì e sabato con le autorità greche "riferiranno i risultati di tali discussioni all’Eurogruppo di oggi."
Riguardo la decisione sul debito greco, ovvero allargare o ridurre il programma della Troika, i ministri delle Finanze dell’area euro giovedì scorso non hanno preso nessuna decisione.
Oggi, prima dell’incontro dell’Eurogruppo, il commissario UE agli Affari economici e finanziari Pierre Moscovici ha dichiarato che c’è la volontà di concludere questa sera in modo positivo.
Si ricorda che dalle banche elleniche a quelle svizzere i movimenti sono stati di circa 30 miliardi di euro e questo crea problemi per la riduzione del surplus del bilancio.
Il piano del governo greco di aumentare i minimi delle pensioni e stipendi e della copertura sanitaria è vitale per i greci: lo testimonia la nuova scesa in piazza di 15.000 persone al centro di Atene, definita "spontanea". È una spia eloquente riguardo la tensione contro l’austerity imposta dalla Troika.
Alexis Tsipras in una intervista al settimanale tedesco Stern ha dichiarato che
"ci serve tempo, non denaro, per fare le riforme".
Chiaramente non ha intenzione di proseguire sulla strada del programma della Troika anche perché considera che le attese di un surplus di bilancio del 3% nel 2015 e del 4,5% nel 2016 non ci sono.
Il ministro dell’Economia di Atene, Yanis Varoufakis, intervistato dal quotidiano Kathimerini ha dichiarato che un accordo era già stato raggiunto su diversi temi, ma che le posizioni sulla riforma del lavoro e sulle privatizzazioni erano distanti in quanto la Grecia vuole muoversi in una logica di crescita e di cooperazione con il settore privato e gli investitori stranieri.
Dichiarandosi comunque ottimista ha aggiunto che
"la nostra posizione forte, basata sulla logica, porterà a un accordo, anche in extremis".
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