Forex: yuan ai minimi storici contro il dollaro nel trading offshore

Flavia Provenzani

21 Ottobre 2016 - 08:54

Yuan cinese ai minimi contro il dollaro nel trading esterno al Paese, prosegue la svalutazione da parte di Pechino. Pesa la nuova forza del biglietto verde.

Forex: yuan ai minimi storici contro il dollaro nel trading offshore

Lo yuan scende ai minimi storici offshore contro il dollaro USA nella sessione asiatica, dopo che la Banca Centrale Europea ha confermato la prospettiva di un’estensione del quantitative easing e con il mercato che continua a scommettere su un rialzo dei tassi della Federal Reserve entro la fine dell’anno.

La debolezza dello yuan cinese è per lo più dovuta al recente rafforzamento del dollaro USA. Gli investitori ad oggi prezzano una probabilità di circa il 70% per un rialzo dei tassi Fed alla riunione di dicembre, stando ai prezzi sul mercato dei futures.

Ne consegue un crollo dello yuan a nuovi massimi di sei mesi contro il biglietto verde nella sessione interna di oggi a quota 6.7581.
La valuta cinese scende invece ai minimi record nella sessione di trading offshore (al di fuori del paese) a quota 6.7663. Lo yuan è tradato offshore in centri finanziari come Hong Kong dal 2010.

Le discese dello yuan - in calo dell’1.3% nel trading onshore solamente ad ottobre -
in passato hanno attirato le critiche a livello internazionale da chi crede che Pechino stia deliberatamente svalutando la sua moneta per ottenere un vantaggio competitivo negli scambi commerciali.

Lo yuan è ora vicino a quota 6.83, livello mantenuto contro il dollaro da luglio 2008 a giugno 2010, a seguito della crisi finanziaria mondiale.

Di sicuro permangono forti critiche alla gestione dello yuan da parte della Cina. Il candidato repubblicano alla presidenza degli Stati Uniti, Donald Trump, ha accusato Pechino di manipolazione persistente sulla valuta.

Ma questa volta vi è una diffusa accettazione del fatto che la Cina stia semplicemente permettendo allo yuan di scendere coerentemente con la forza del dollaro.
La banca centrale cinese fissa il livello dello yuan ogni mattina, permettendogli di scambiare il 2% al di sopra o al di sotto del livello giornaliero preimpostato di questo cosiddetto "fix".

Se da una parte è stato permesso allo yuan di scendere quest’anno, la Banca popolare della Cina ha anche speso circa la metà di un trilione di dollari delle sue riserve in valuta estera negli ultimi mesi per evitare che la valuta scendesse troppo in fretta.

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