Gli investitori sono sempre più convinti che la FED non alzerà i tassi, per cui stanno iniziando ad andare short sul dollaro americano in vista di nuovi pesanti cali
I trader hanno deciso di puntare al ribasso sul dollaro americano, scommettendo sul fatto che domani la Federal Reserve manterrà i tassi di interesse negli Usa invariati al minimo storico, ovvero nel range tra 0% e 0,25%. La valuta statunitense è in grossa sofferenza sul forex, sia nei confronti delle monete più importanti sia di quelle dei mercati emergenti. La debolezza del biglietto verde sta poi rivitalizzando le commodity, che fino a poco tempo fa erano vendute a mani basse tanto da scendere sui livelli più bassi da inizio secolo.
Gli analisti ritengono che la FED non si assumerà la responsabilità di creare uno shock sui mercati finanziari, alzando i tassi di interesse per la prima volta dal 2006. Il mood degli investitori è ancora molto fragile, a seguito dello scoppio della bolla sui mercati cinesi, per cui Janet Yellen & Co. difficilmente avvieranno sin da ora il ciclo di rialzi dei tassi, comunque previsto nel breve-medio periodo grazie alla maggiore solidità dell’economia americana.
Sul forex il tasso di cambio Euro/Dollaro ha resistito in area 1,12 e alle vendite della mattinata (complice il dato inferiore alle attese sull’inflazione nell’Eurozona), per poi salire con decisione fino in area 1,1320. A questo punto il cambio dovrebbe andare ad attaccare i top di brevissimo periodo di area 1,1370 per poi puntare alla successiva resistenza di 1,1450. Il greenback sta perdendo valore soprattutto nei confronti della sterlina, con il Cable che è riuscito a guadagnare circa 200 pip dai bottom intraday di area 1,5330. Il cambio Sterlina/Dollaro ha superato 1,55 e ora potrebbe puntare a un ritorno in area 1,58.
Il crollo intraday del dollaro americano sta spingendo verso l’alto le principali materie prime, come l’oro e il petrolio. Il metallo prezioso è salito fino a 1.124$ l’oncia, mentre il petrolio Wti quota in area 47$ al barile. Forti acquisti anche sull’argento, che ormai è a un passo dal raggiungimento della soglia psicologica di 15$ l’oncia. Bene anche platino e palladio, che negli ultimi tempi avevano subito perdite molto significative toccando minimi pluriennali. La tendenza short sul dollaro Usa dovrebbe continuare anche domani, soprattutto se la FED non dovesse sorprendere i mercati con un inaspettato aumento dei tassi.
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