Sterlina: nuovo crollo del 10% in vista, il fair value è lontano

Flavia Provenzani

26 Ottobre 2016 - 18:31

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Sterlina: secondo Goldman Sachs il fair value è lontano del 10% rispetto ai livelli attuali. Nuovo crollo in vista per la valuta britannica?

Sterlina: nuovo crollo del 10% in vista, il fair value è lontano

La sterlina potrebbe crollare ancora contro le valute principali nel mercato del Forex. Una nuova e rapida discesa della valuta inglese potrebbe anche segnare un -10%, se la previsioni di Goldman Sachs si riveleranno corrette.

La sterlina, già crollata ai minimi di 31 anni contro il dollaro, ha ancora ampio spazio per continuare a scendere secondo l’ultima analisi di Goldman.

In una nota dal titolo «Qual è la Fair Value per la sterlina?» - gli analisti Robin Brooks, Silvia Ardagna e Michael Cahill sostengono che la sterlina sia in realtà ancora sopravvalutata di circa il 10%, nonostante la discesa di oltre il 17% dal giorno del referendum sulla Brexit.

Molti modelli di analisi sulle valute mostrano come il crollo in massa della sterlina dal 23 giugno rientri nel grande schema delle cose, ma ad oggi la valuta dovrebbe ben più bassa dei livelli attuali a causa dell’incertezza politica e economica che affligge il Paese, soprattutto a fronte di una hard brexit.

Tuttavia, Goldman Sachs ritiene che la sterlina non è propriamente sottovalutata, soprattutto grazie - e in parte - al cambiamento sostanziale sul surplus delle partite correnti del Paese generato dai crolli recenti della valuta.

"Mettendo tutto insieme, scopriamo che il deprezzamento della sterlina a ottobre ha portato il deficit delle partite correnti in ribasso da poco più del 6 per cento a circa il 3,3 per cento",

si legge nella nota di Goldman Sachs.

Di seguito un estratto dell’analisi di Goldman sul perché la sterlina potrebbe scendere ancora:

"La prova che la sterlina è sottovalutata ignora le conseguenze che la Brexit può causare all’economia del Regno Unito e - potenzialmente - un ribasso del fair value.

Come risultato, usiamo un approccio diverso, che calcola il deprezzamento necessario per portare il valore ad un nuovo equilibrio post-Brexit. Tale impostazione dice che la sterlina deve scendere tra il 20 e il 40 per cento dai livelli pre-Brexit, quindi il ribasso da giugno ci ha portati solo al limite inferiore di questo intervallo".

La sterlina è scesa nuovamente dopo i commenti del cancelliere della Camera dei Comuni Philip Hammond, che non vede «nessuna ragione» per cui debba necessariamente respingere eventuali future richieste da parte della Bank of England per un ulteriore aumento del quantitative easing.

La valuta ha poi recuperato nella serata di martedì con l’intervento del Governatore della BoE Mark Carney davanti alla commissione per gli affari economici alla Camera dei Lord, in cui ha aggiornato i suoi interlocutori sullo stato di avanzamento della politica monetaria nel Regno Unito.

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