Forex, market mover della settimana: focus su tassi di interesse BoC, RBNZ e BoE

Flavia Provenzani

06/09/2015

Settimana dal 7 all’11 settembre: ecco i market mover più importanti. Focus sulla decisione dei tassi di interesse in Canada, Nuova Zelanda e Regno Unito.

Forex, market mover della settimana: focus su tassi di interesse BoC, RBNZ e BoE

L’inizio di settembre è stato caratterizzato da crescente volatilità e incertezza. La prossima settimana dal 7 all’11 settembre sul mercato del forex sono attesi market mover ad alto impatto sull’andamento delle valute.

Su tutti, spiccano la decisione sui tassi di interesse della BoC in Canada, della RBNZ in Nuova Zelanda e della BoE nel Regno Unito, i dati sull’occupazione in Australia e la fiducia dei consumatori degli Stati Uniti.

Ecco un’analisi dei market mover più importanti della settimana (7-11 settembre) sul Calendario Economico.

Decisione sui tassi di interesse - Canada
Mercoledì 9 settembre, ore 16:00
La banca centrale del Canada (BoC) ha deciso di tagliare il tasso di interesse portandolo allo 0,50% nel mese di luglio. E’ stato il secondo taglio quest’anno volto a rilanciare l’economia. La BoC ha già ridotto le previsioni di crescita nel 2015, dopo la lieve contrazione del primo semestre dell’anno. Tuttavia, la banca centrale prevede una ripresa nella seconda metà del 2015, attendendo una crescita dell’1,9% per fine anno. Gli analisti si aspettano che questa volta la BoC mantenga i tassi di interesse invariati.

Nuovi posizioni aperte per posti di lavoro JOLYS - Stati Uniti
Mercoledì 9 settembre, ore 16:00
Le nuove posizioni disponibili nel mercato del lavoro sono monitorate con attenzione dalla Fed, dato che il market mover fornisce un’indicazione importante sulla salute dell’occupazione nel Paese. A giugno, erano 5,25 milioni, aumentate a 5,33 milioni nel mese di luglio.

Decisione sui tassi di interesse - Nuova Zelanda
Mercoledì 9 settembre, ore 23:00
La Reserve Bank della Nuova Zelanda (RBNZ) ha tagliato il tasso di interesse di riferimento di 25 punti base, portandolo al 3,0% nel mese di luglio, nella speranza di aumentare l’inflazione e stimolare l’attività economica. Il taglio dei tassi è stato in linea con le previsioni di mercato. Le prospettive di crescita della Banca centrale hanno subito forti variazioni dall’ultima riunione di politica monetaria di giugno.

Tuttavia, il dollaro neozelandese è diminuito notevolmente da allora, aiutando il settore manifatturiero con un prezzo più vantaggioso per l’esportazioni delle materie. Gli analisti si aspettano altri tagli sul tasso di interesse a settembre ed ottobre, con il rallentamento in Cina che inizia a far sentire i suoi effetti sulla Nuova Zelanda. Gli economisti prevedono un altro taglio dei tassi al 2,75% questo mese.

Dati sull’occupazione - Australia
Giovedì 10 settembre, 03:30
Il tasso di disoccupazione in Australia è aumentato dello 0.2% a luglio raggiungendo quota 6,3%, nonostante la creazione di 38.500 posti di lavoro nello stesso mese. Gli analisti, invece, aspettavano un rialzo di soli 10.200 nuovi posti di lavoro e un ribasso sul tasso di disoccupazione al 6,1%.

Il motivo dietro al forte aumento della disoccupazione è stato l’aumento del tasso di partecipazione, che ha raggiunto il 65,1%. L’aumento del numero di persone in cerca di lavoro potrebbe contribuire alla crescita dei posti di lavoro nei prossimi mesi, il che è di certo una buona cosa per l’economia australiana. Gli analisti si aspettano un aumento di 5.200 posti e un calo del tasso di disoccupazione al 6,2%.

Decisione sui tassi di interesse - Regno Unito
Giovedì 10 settembre, ore 13:00
La Banca d’Inghilterra ha mantenuto i tassi di interesse allo 0,50% ad agosto, nonostante un membro della commissione di politica monetaria abbia votato per il rialzo dei tassi. La mancanza di pressioni inflazionistiche sta però ritardando la decisione della banca centrale ad alzare i tassi di interesse. Il governatore della BoE Mark Carney ha detto che un aumento si sta "avvicinando", ma non può "essere previsto in anticipo".

Il crollo del mercato azionario in Cina e le trattative sul debito in Grecia dipengono una visione cupa della crescita globale, contribuendo alla decisione della Bank of England di rinviare ancora il rialzo. Tuttavia, la Banca si aspetta che l’inflazione arrivi in target il prossimo anno, in aumento dello 0,25% nei primi quattro mesi e probabilmente in salita tra lo 0,5% e l’1% entro la fine del 2016. Gli analisti non prevedono un cambiamento nella politica monetaria di Carney in questo momento.

Indice dei prezzi alla produzione (PPI) - Stati Uniti
Venerdì 11 settembre, ore 14:30
I prezzi alla produzione nel Regno Unito sono aumentati per il terzo mese consecutivo, aumentando dello 0.2% dopo un rialzo dello 0.4% del mese precedente.
Tuttavia, le pressioni inflazionistiche rimangono contenute sullo sfondo dei prezzi del petrolio e di un dollaro forte. Nella versione annualizzata di luglio, il PPI è sceso dello 0,8% ,dopo il -0,7% di di giugno. E’ stato il sesto mese consecutivo di ribasso per la versione annualizzata del market mover. I prezzi alla produzione dovrebbero diminuire dello 0,1% nel mese di agosto.

Sentiment dei consumatori UoM - Stati Uniti
Venerdì 11 settembre, ore 16:00
Fiducia dei consumatori USA è scesa per il secondo mese consecutivo ad agosto: le famiglie sono più pessimiste all’indomani rialzo dei tassi. La versione preliminare dell’indice dell’’Università del Michigan è scesa da 93,1 a 92,9 a luglio; gli economisti attendevano una lettura a 93,5. La crisi finanziaria mondiale causata dalla Cina deve ancora influenzare la fiducia dei consumatori.

Fiducia dei consumatori degli Stati Uniti è prevista scendere ancora a 91,6.

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