Forex: la discesa del dollaro sta per finire, ecco perché - Credit Agricole

Flavia Provenzani

18 Agosto 2016 - 15:57

Due motivi per cui la debolezza del dollaro statunitense sta per finire secondo l’ultima analisi di Credit Agricole.

Forex: la discesa del dollaro sta per finire, ecco perché - Credit Agricole

Dollaro debole a causa della Fed incerta e confusa sul rialzo dei tassi entro la fine dell’anno ma Credit Agricole ritiene che la discesa del biglietto verde finirà presto. Ecco perché.

I verbali del FOMC hanno deluso chi andava cercando un segnale chiaro di conferma per un prossimo (e immediato) rialzo dei tassi da parte della Fed, soprattutto alla luce degli ultimi commenti del governatore della Fed di New York Dudley.

Il dollaro USA si è indebolito subito dopo la pubblicazione delle minute della Fed, rispecchiando la delusione del mercato.

I verbali, come di consueto, hanno mostrato una certa divisione tra i falchi e le colombe della commissione sulla possibilità di agire entro la fine dell’anno. Sul fronte del calo dei rischi nel medio termine, già segnalato a seguito della riunione di luglio, i verbali non hanno fornito alcun aiuto nel capire quanto ancora dovranno diminuire per rendere concretamente possibile un aumento dei tassi.

Nonostante questo sia il quadro attuale, Credit Agricole crede che il ribasso del dollaro statunitense sarà limitato, per due motivi principali.

La debolezza del dollaro sta per finire, ecco perché - Credit Agricole

In primo luogo, i commenti di Dudley potebbero essere in realtà più vicini allo stato d’animo attuale del FOMC rispetto ai verbali che risalgono a circa un mese fa, dato che nel frattempo abbiamo assistito ad un ulteriore miglioramento del mercato del lavoro.

Ancora, nonostante la comunicazione po’ confusa di questa settimana, la Fed sembra voler costruire una base per le aspettative di un prossimo rialzo.
Uno dei pericoli nel permettere alle aspettative di essere eccessivamente dovish è che ogni tentativo di rialzo possa poi innescare un forte aumento dei tassi reali, minando la propensione al rischio.

Con molta probabilità la Fed vuole evitare questo scenario, almeno fino a quando avrà intenzione di agire entro la fine dell’anno.

Nonostante l’economista di Credit Agricole ritenga che un aumento a settembre rimane una possibilità sul tavolo, le probabilità sono assai più ampie per il mese di dicembre, occasione in cui la banca francese crede che la Fed aumenterà il tasso di riferimento di 25 punti base.

In generale, al momento il dollaro rimane a buon mercato, soprattutto contro le valute G10.

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