Forex: indice ZEW e 3 appuntamenti con l’inflazione da non perdere oggi

Federica Agostini

17 Dicembre 2013 - 07:01

Forex: indice ZEW e 3 appuntamenti con l’inflazione da non perdere oggi

Questo martedì al centro del calendario economico troviamo certamente l’indice ZEW misuratore del sentiment degli investitori tedeschi, ma la giornata sarà ricca di appuntamenti con la pubblicazione dei dati CPI da Regno Unito, Zona Euro e Stati Uniti.

Infine, non dimentichiamo che oggi si terrà il meeting dell’Eurogruppo e negli Stati Uniti avrà inizio il meeting del FOMC che domani comunicherà al mondo le proprie decisioni di politica monetaria. Tutti vogliono saperlo, la Fed inizierà a ridurre gli acquisti del QE?

Indice ZEW: il più atteso di oggi

  • Alle ore 11:00 - Valore atteso 55.3

Il mese scorso il sentiment di analisti e investitori tedeschi ha raggiunto il massimo livello degli ultimi quattro anni riportando così una lettura di 54.6 punti, in linea con quanto stimato e nettamente superiore ai 54.6 punti del mese precedente. Grazie a questo miglioramento, l’intero outlook della zona Euro è andato migliorando e l’economia della Germania ha registrato una crescita dello 0.3% nel terzo trimestre dopo lo 0.7% registrato nel primo. Questi dati confermano la view che la Germania sia l’economia più stabile e positivamente influente di tutta l’Eurozona. Non a caso, per questa lettura è previsto un nuovo aumento a 54.6 punti.

Indici CPI: una panoramica sulle release di oggi

  • Regno Unito (ore 10:30) - atteso 2.2%

Nel mese di ottobre, dopo un dato al 2.7% registrato a settembre, l’indice CPI del Regno Unito ha segnato un calo del 2.2% portandosi così al livello più basso da oltre un anno. Contemporaneamente, anche la versione core dell’indice CPI è scesa all’1.7% annuale dal precedente 2.2% e segnando così la lettura inferiore dal mese di settembre 2009. Per questo mese invece l’indice CPI dovrebbe rimanere invariato al 2.2% secondo le previsioni degli analisti.

  • Zona Euro (ore 11:00) - atteso 0.9%

Stando alla lettura di novembre, l’inflazione nell’Eurozona ha subito un leggero incremento raggiungendo il dato allo 0.9%. La BCE ha tagliato i tassi di interesse allo 0.25% proprio perché il tasso di inflazione allo 0.7% era eccessivamente basso nel mese di ottobre. Nel prossimo anno, secondo le previsioni, il tasso di inflazione continuerà ad essere vicino all’1.5% prima di scivolare verso l’1.4% nel 2015. Per questa lettura l’indice CPI dovrebbe passare allo 0.9% mentre per la versione core è atteso un aumento dell’1.0%.

  • Stati Uniti (ore 14:30) - atteso 0.1% (versione core)

Il dato più importante per gli Stati Uniti è l’indice CPI in versione core. Nel mese di settembre i prezzi al consumo hanno subito un calo dello 0.1% dopo l’incremento dello 0.2% a settembre ed in calo per la prima volta dal mese di aprile. Gli economisti avevano previsto una lettura sui prezzi al consumo non esattamente esorbitante. Contemporaneamente invece il dato in versione core ha segnato un incremento dello 0.1% per il terzo mese consecutivo, esattamente in linea con quanto anticipato dalle proiezioni dei mercati. Per la prima volta in sei mesi, ad ottobre il costo della vita negli Stati Uniti è stato rilevato in calo e l’inflazione ha raggiunto il livello più basso degli ultimi quattro anni. Per questa lettura, infine, è atteso un incremento dello 0.1% sia per l’indice CPI, sia per la versione core.

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